Arrestatemi con mio fratello in casa non ci voglio stare

Arrestatemi con mio fratello in casa non ci voglio stare e poi litigo con i mie parenti. Con questa motivazione si è presentato in Questura e ha chiesto di andare in cella, piuttosto che stare a casa: il vero carcere!
Arrestatemi, lì non voglio stare
Arrestatemi. Difficile da credere, anche se non è la prima volta che capita, ma è la richiesta fatta da un uomo di 28 anni che si è presentato presso gli uffici della Questura in via Grattoni poiché non intendeva continuare gli arresti domiciliari nell’alloggio condiviso. La richiesta è stata motivata dalla difficile convivenza con il fratello e dalle continue liti familiari. L'uomo, a quel punto è stato accontentato, ma non perché l'avesse richiesto, ma perché in quel momento si stava macchiando del reato di evasione e, quindi, è finito davvero dietro le sbarre. E ora potrà capire se la convivenza con la famiglia, se pur turbolenta, era peggio o meglio della vita in un casa circondariale. Da accertamenti è emerso che l'uomo, con precedenti di polizia in materia di stupefacenti, era sottoposto ai domiciliari in seguito a un provvedimento dello scorso giugno del Tribunale di Venezia.
A proposito di droga
Sempre ein maniera di sostanze stupefacenti, due persone sono state fermate per spaccio, un arrestato anche per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Sono stati i motociclisti dell’Ufficio Prevenzione Generale, pattugliando l’area dei giardini Giuseppe Levi e Corpo Italiano Liberazione a Torino, ad individuare due ragazzi dediti all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
I due sono stati osservati a lungo a debita distanza e sono stati visti ricevere continue chiamate, guardarsi intorno, stazionare sotto gli alberi, riporre cose tra le sterpaglie, allontanarsi a passo spedito in direzioni diverse per poi riposizionarsi negli stessi punti. I poliziotti, certi che si trattava di due pusher, hanno assistito, in effetti, a una compravendita di droga e sono intervenuti.
La fuga
I ragazzi si sono dati alla fuga. Uno dei due, un senegalese di 19 anni, è stato immediatamente raggiunto, mentre l’altro, un mauritano di 18 anni, si è opposto più volte al controllo. Ha spintonato i poliziotti e ha travolto, sfruttando la sua mole fisica, anche l’operatore che gli ha sbarrato la strada. Ha continuato la sua corsa, tendando di scavalcare la recinzione dell’Università. In questo frangente è stato raggiunto da un poliziotto con il quale è nata una colluttazione. Il reo è stato fermato e posto in sicurezza grazie al sopraggiungere di un altro agente. Irregolari e con precedenti sono stati arrestati per spaccio. Il diciannovenne è stato trovato in possesso di 330 euro in contanti e all’interno di un sacchetto da lui depositato ai piedi di un albero sono stati rinvenuti 18 involucri di droga. Invece, il diciottenne aveva con sé 2 dosi di cocaina e 420 euro. Quest’ultimo, con a carico un Ordine del Questore di lasciare il territorio dello Stato e diversi alias, è stato arrestato anche per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Due agenti feriti
Nelle colluttazione sono rimasti feriti due agenti: il primo ha subito la lesione del bicipite femorale destro e ad un altro la contusione al quinto metacarpo della mano destra, con prognosi di 21 e 7 giorni. Guai anche per l’acquirente che è stato sanzionato amministrativamente.