La Gigafactory di batterie più grande d'Europa nascerà a Scarmagno, 4mila posti di lavoro
La prospettiva è quella di dare lavoro a oltre 15 mila persone considerando anche l’indotto.
Nascerà una Gigafactory branch di batterie a Scarmagno, 4mila posti di lavoro, che diventano 15mila considerando anche l'indotto, in più per il nostro territorio.
Una Gigafactory di batterie a Scarmagno
C’è la firma di Lard Carlstrom, CEO e fondatore di Italvolt in calce all’accordo che porterà Gigafactory branch di batterie, a Scarmagno, nell’ex polo Olivetti che per anni ha rappresentato uno dei centri industriali più fiorenti del Piemonte e del Paese.
“Un'eccezionale opportunità per il nostro territorio - commenta la notizia appena arrivata dall’assessore regionale Tronzano il parlamentare eporediese Alessandro Giglio Vigna - davanti ad una occasione del genere per il nostro Canavese da Deputato del Territorio non posso far altro che mettermi a disposizione per agevolare il più possibile l'insediamento dell'azienda in questione e invito tutti gli amministratori locali, non sono del Comune interessato, ma di tutta l'area, a fare altrettanto; l'invito è rivolto anche alla politica, al mondo delle imprese, alle associazioni che rappresentano le categorie. La forza di un territorio è nell'unione e quindi nella capacità di attirare ulteriori elementi virtuosi”.
Impianto più grande d'Europa
“Un sogno che diventa realtà – commenta il Consigliere regionale canavesano Andrea Cane, della Lega Salvini Piemonte – ospitare quello che diventerà l’impianto produttivo di accumulatori a ioni di litio per auto elettriche più grande d’Europa. Un progetto che sposa le due vocazioni del territorio: la tecnologia e l’automotive e che troverà posto nel sito industriale che si estende su oltre 865 mila metri quadrati di cui 143 mila edificati e fino alla metà degli anni Novanta dava lavoro a quasi 8000 persone impegnate nell’assemblaggio di personal computer”.
4mila posti di lavoro
“Abbiamo conquistato questo traguardo – conclude Andrea Cane – grazie ad una posizione strategica, accanto al casello dell’autostrada A5 per la Valle d’Aosta e sull’asse tra Torino e le Francia e a una vocazione all’innovazione che il mondo ci riconosce. La nuova fabbrica necessiterà di un’area di 100 ettari, con la prospettiva di dare lavoro a 4 mila persone e oltre 15 mila nell’indotto. L’obiettivo dichiarato è quello di intercettare il mercato europeo dell’automotive, sfruttando anche la nascita del nuovo colosso Stellantis e le sue strategie di elettrificazione. Una pagina ancora tutta da scrivere ma che è frutto di un grande lavoro di concertazione proattiva per l’intero Canavese: aver saputo che il CEO Lars Carlstrom abbia dichiarato che il sostegno della Regione Piemonte, delle amministrazioni locali e delle associazioni di categoria sia stato oltre le loro aspettative penso che sia motivo d’orgoglio per tutti i cittadini che vivono nei nostri territori!”.