Mostra della Ceramica di Castellamonte: dopo un anno di stop torna la rassegna
L’atteso evento si dovrebbe tenere dal 21 agosto fino al 12 settembre.
Mostra della Ceramica di Castellamonte: dopo un anno di stop torna la rassegna. L’atteso evento si dovrebbe tenere dal 21 agosto fino al 12 settembre.
Mostra della Ceramica di Castellamonte
Dopo un anno senza il suo evento più importante, Castellamonte non vede l’ora di ripartire con la Mostra della Ceramica. L’atteso evento si dovrebbe tenere dal 21 agosto fino al 12 settembre. Ci si lascia così alle spalle il 2020, che è stato l’anno dello stop, causato sia dal Covid sia dalla crisi amministrativa, che ha lasciato i ceramisti nelle botteghe e i visitatori nelle case.
Ceramics in love - three
La macchina organizzativa si è quindi rimessa in moto con la pubblicazione sul sito del Comune del bando per il concorso internazionale «Ceramics in love - three». Giunto alla sua terza edizione, il progetto mira a «portare Castellamonte nel mondo e il mondo a Castellamonte. - afferma l’Assessore Claudio Bethaz - Coinvolgendo artisti che diano vita a opere incentrate sul tema dell’amore in tutte le sue forme».
Il programma
Sarà una commissione di esperti a giudicare i lavori che dovranno essere inviati entro il 28 maggio e saranno esposti al piano terra di Palazzo Botton. Nel giorno dell’inaugurazione verranno premiati gli artisti, come di consueto, ma novità assoluta sarà il riconoscimento in denaro dedicato ai giovani. Oltre a questo, l’evento darà vita anche a una mostra dedicata a Renzo Igne, a vent’anni dalla sua morte. Nel piano nobiliare di Palazzo Botton, grazie al prezioso aiuto della moglie dell’artista, verranno esposti alcuni suoi lavori e altri realizzati dai ceramisti castellamontesi per omaggiare il maestro. Il Centro Martinetti sarà l’altro luogo principe: all’interno ci saranno quattro mostre differenti tra loro, ma con ugual pregio e importanza. La prima sarà in onore di Nicola Mileti, dove il pubblico potrà ammirare le sue opere, quelle da lui curate e i documenti delle Mostre della Ceramica che egli aveva seguito. La seconda esposizione sarà dedicata a Carlo Trabucco: «Arrivati alla sessantesima edizione della Mostra della Ceramica - sottolinea Giuseppe Bertero, curatore dell’evento dal 2017 ad oggi - non potevamo esimerci dal ricordare colui che, nel 1961, insieme ai ceramisti dell’epoca, diede vita a questa manifestazione». Parallelamente, al secondo piano, verrà curata quella che dovrebbe diventare un’esposizione permanente riservata alla collezione di fischietti in ceramica appartenuti a Mario Giani, ceramista e scultore di Chivasso. Quand’era in vita l’artista era solito comprare questi manufatti nei paesi del mondo che visitava e, alla sua morte, il suo assortimento contava duemila esemplari che sono stati donati alla città di Castellamonte. Gli oggetti verranno posti all’interno di vetrine museali e «Sarebbe molto carino, in futuro, organizzare un concorso di fischietti, - aggiungere Giuseppe Bertero - magari nel mese di maggio». Infine il piano terra del Martinetti diventerà uno spazio dedicato alle ceramiche da indossare, realizzate dal CNA. Oltre a tutto ciò una novità che riporterà indietro coloro che hanno assistito alle prime mostre: si tratta del Progetto Rotonda Antonelliana. È il luogo in cui è nata la mostra e quest’anno alcune opere di ceramisti castellamontesi e del Canavese saranno mostrate all’interno di questa cornice. Come negli scorsi anni saranno aperte le botteghe dei ceramisti e messe a disposizione delle navette per i turisti. I cataloghi racconteranno le opere, ma la vera bellezza sarà vedere tutto dal vivo, Covid permettendo.