Piemonte a rischio zona rossa, dati vicino alla soglia di allerta
Da lunedì alcune province potrebbero vedersi chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Stiamo entrando nella terza ondata della pandemia, in tutta Italia, Sardegna esclusa, i numeri di contagi e ricoveri sono in aumento, complici anche le nuove varianti.
Dati in peggioramento
“I valori sia sulle terapie intensive che ordinarie sono ancora sotto soglia, pur registrando un incremento – ha affermato ieri il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - Quindi, nonostante non si siano ancora accese le spie dell’allarme, abbiamo una situazione che ci dice che quotidianamente le cose stanno peggiorando. Per questo, come abbiamo iniziato a fare con le zone rosse e faremo ancora nei prossimi giorni, dobbiamo essere pronti a intervenire chirurgicamente laddove necessario”.
Piemonte a rischio zona rossa
Piemonte in zona rossa? “Siamo di fronte a dati che monitoriamo ormai da settimane – risponde Cirio -, per cui il sistema sanitario si è predisposto. Oggi però bisogna anche saper assumere le decisioni di contenimento che si rendono necessarie”. Quello che preoccupa, ribadisce il governatore piemontese è la variante inglese: “Ormai metà dei casi in Piemonte – ricorda – sono da variante inglese, che corre di più, è più veloce e quindi ti chiede di anticipare di più le misure che avresti adottato con un’altra tempistica parlando di Covid ‘tradizionale’. Per questo – conclude Cirio – ho chiesto un monitoraggio quotidiano e ogni due giorni facciamo il punto, pronti a intervenire con ordinanze o misure di carattere regionale, come le zone rosse predisposte in questi giorni che sono l’attuazione di questo monitoraggio”.