Fava: "Il Governo Conte ha caricato sulle Partite Iva il peso della crisi da pandemia"
“Se vogliamo salvare tante attività dal fallimento, al di là di assicurare pronti ristori per le chiusure forzate, c’è solo una strada ed è quella della vaccinazione di massa in tempi rapidi".
Fava (Lega Salvini Piemonte): “In piazza al fianco dei commercianti. La loro protesta certifica il fallimento del governo Conte, che ha caricato sulle Partite Iva il peso della crisi provocata dalla pandemia”.
Fava in piazza al fianco delle Partite Iva e Commercianti
Si è svolta mercoledì mattina a Cuorgnè la manifestazione di protesta dei commercianti stremati dopo un anno di chiusure e mancati ristori. “Ho voluto fortemente scendere in piazza al loro fianco per attestare la mia solidarietà e quella della Regione – commenta il consigliere regionale della Lega e consigliere comunale di Cuorgnè Mauro Fava -. La protesta dei commercianti certifica una volta di più la misura del fallimento delle politiche del Governo Conte, fatte di annunci roboanti e di iniziative di facciata, dietro alle quali non c’era niente. Sulle spalle delle partite Iva è stato caricato il peso della crisi provocata dalla pandemia, senza che dietro alla strategia delle chiusure siano state applicate vere misure di ristoro".
Attacco al Governo Conte
"A pagare lo scotto non sono stati solo i titolari delle attività, ai quali i risarcimenti promessi sono serviti solo a pagare una piccola parte delle spese fisse, ma anche i loro dipendenti, per molti dei quali la cassa integrazione promessa si è rivelata un miraggio” aggiunge il consigliere regionale Fava sceso in piazza in supporto di commercianti e partite Iva.
Vaccinazione di massa
“Se vogliamo salvare tante attività dal fallimento, al di là di assicurare pronti ristori per le chiusure forzate, c’è solo una strada ed è quella della vaccinazione di massa in tempi rapidi - conclude Fava -. Per fortuna l’incapacità e l’arroganza della precedente gestione sulla campagna di immunizzazione è stata sostituita dalla professionalità e della competenza del generale degli alpini Francesco Paolo Figliuolo. Su di lui ricadono ora le nostre speranze e sono sicuro che siamo finalmente in buone mani”.