Imprenditrice cinese denunciata per frode in commercio
Era stata fermata pochi giorni fa all’Aeroporto di Caselle con centinaia di articoli contraffatti riportanti griffe di lusso quali Dior, Longines, Armani, Cartier, Calvin Klein e Chanel e per questo denunciata dai Finanzieri; ma questo non è bastato all’imprenditrice cinese titolare di un negozio di bigiotteria in pieno centro a Torino. Infatti, nel suo negozio, a pochi passi da Piazza Castello, i Finanzieri del Gruppo Torino hanno sequestrato migliaia di false certificazioni di sicurezza e qualità, destinate ad essere apposte sui prodotti, a garanzia della loro conformità.
Era stata fermata pochi giorni fa all’Aeroporto di Caselle con centinaia di articoli contraffatti riportanti griffe di lusso quali Dior, Longines, Armani, Cartier, Calvin Klein e Chanel e per questo denunciata dai Finanzieri; ma questo non è bastato all’imprenditrice cinese titolare di un negozio di bigiotteria in pieno centro a Torino. Infatti, nel suo negozio, a pochi passi da Piazza Castello, i Finanzieri del Gruppo Torino hanno sequestrato migliaia di false certificazioni di sicurezza e qualità, destinate ad essere apposte sui prodotti, a garanzia della loro conformità.
Era stata fermata pochi giorni fa all’Aeroporto di Caselle con centinaia di articoli contraffatti riportanti griffe di lusso quali Dior, Longines, Armani, Cartier, Calvin Klein e Chanel e per questo denunciata dai Finanzieri; ma questo non è bastato all’imprenditrice cinese titolare di un negozio di bigiotteria in pieno centro a Torino. Infatti, nel suo negozio, a pochi passi da Piazza Castello, i Finanzieri del Gruppo Torino hanno sequestrato migliaia di false certificazioni di sicurezza e qualità, destinate ad essere apposte sui prodotti, a garanzia della loro conformità.Quando sono arrivati i Finanzieri le certificazioni, stampate a ciclostile su comunissima carta, erano pronte per essere apposte sugli imballi. La donna, alla vista dei militari ha tentato goffamente di disfarsi delle false etichette, impresa difficile visto l’ingente quantità di materiale illegale presente all’interno del punto vendita. La frode sventata dalla Guardia di Finanza torinese avrebbe fruttato un guadagno di migliaia di Euro, considerati i numerosi clienti, molti dei quali turisti in visita alla città attratti dal negozio che si caratterizza anche per la vendita di souvenir e accessori di abbigliamento. Ora l’imprenditrice, che è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria sabauda per frode in commercio, contraffazione e ricettazione, rischia fino a 4 anni di carcere.