Nuovi appalti pulizia e sanificazione nelle Asl piemontesi, sindacati insorgono: "No a tagli e speculazioni"
I rappresentanti sindacali sono preoccupati per le condizioni dei lavoratori del settore.
I sindacati Cgil-Filcams e Uiltucs intervengono sul tema delle nuove gestioni degli appalti di pulizia e sanificazione nelle Asl del Piemonte e della Valle d’Aosta schierandosi dalla parte dei lavoratori.
Nuovi appalti pulizia e sanificazione nelle Asl piemontesi
E’ con un comunicato congiunto delle sigle Cgil-Filcams e Uiltucs che i sindacati intervengono sul tema della nuove gestioni per gli appalti di pulizia e sanificazione negli ospedali Piemontesi. “Un business da circa 315 milioni di euro con un affidamento di cinque anni (3+2) – recita il comunicato – Una gara che riguarda tutto il territorio piemontese ad esclusione di Alessandria e Asti, suddivisa in 5 lotti e nata nel 2018, prima della pandemia. E’ stata aggiudicata in tempo di Covid a 3 società: MARKAS SRL per i lotti 2/4/5 (Verbano Cusio Ossola); SAMSIC ITALIA SPA per Città della salute – lotto 1; CM SERVICE SRL per il lotto 3. Si punta quindi la lente d’ingrandimento sulle scelte operate in merito all’affidamento e all’accelerazione sui tempi di aggiudicazione, ritenuti da alcuni troppo frettolosi. Così come appare ancora controverso il destino dei ricorsi presentati al tar dalle ditte che hanno perso la gara d’appalto”.
Centrale resta il tema del destino dei lavoratori del settore
“Le polemiche alimentate in questi giorni e suoi strascichi – dichiarano Cristina Ronco della Filcams-Cgil e Osella Uiltucs-Uil – rischiano di distogliere l’attenzione sul tema che deve restare centrale: che fine faranno i lavoratori e le lavoratrici che oggi operano nel settore?. Noi non abbiamo dubbi e riteniamo che la Regione Piemonte e le aziende aggiudicatrici debbano perseguire il nostro stesso obiettivo: non perdere un posto di lavoro, non ridurre le prestazioni e le ore di lavoro e garantire integralmente i contratti delle lavoratrici e dei lavoratori . Queste sono condizioni imprescindibili per assicurare dei servizi e delle prestazioni di qualità in un ambito come quello sanitario così fondamentale per i cittadini, ancor di più necessari in un periodo di pandemia”.
La condizione degli addetti delle pulizie
I sindacati non esitano a definire quella dei lavoratori del settore delle pulizie e delle sanificazioni come “condizioni di esposizione e di rischio elevatissime”. “In primo luogo – continuano i sindacalisti – diciamo alla Regione Piemonte e alle aziende sanitarie che i capitolati prestazionali, definiti prima della pandemia, dovranno essere rivisti e incrementati alla luce di quanto l’esperienza del Covid-19 ci ha rappresentato, a garanzia della tutela della salute dei cittadini. Va da sé quindi che su questi servizi e sulla difesa della salute non si può speculare e perseguire la logica del risparmio e che riteniamo inaccettabile e pericolosa l’aggiudicazione avvenuta con forti ribassi (nel lotto del Verbano Cusio Ossola il ribasso supera il 30%) che oltre a pregiudicare la qualità dei servizi si scarica inevitabilmente sull’occupazione, con tagli insostenibili ai contratti e alle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori, con il rischio di creare tanti nuovi poveri. Avvieremo le procedure previste dal Contratto Nazionale per i cambi di appalto che dovranno concludersi, salvo nuove indicazioni, entro il 1° agosto. Misureremo le volontà, gli interventi e le azioni che si vorranno mettere in campo da parte di tutti i soggetti, aziende e committenti, per garantire il lavoro, il reddito delle persone e la qualità dei servizi. Saremo come sempre in campo per difendere il lavoro, tutelare salari e diritti e già da subito siamo pronti a dare battaglia ed a scendere in lotta al fianco delle lavoratrici e i lavoratori”.