Castellamonte

La Memoria viva non si ferma: al lavoro per ricordare Italo Tibaldi

Il 5 Maggio sarà il giorno nel quale ufficialmente presenteremo il documentario in ricordo di Marcello Martini.

La Memoria viva non si ferma: al lavoro per ricordare Italo Tibaldi
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In arrivo un documentario su Italo Tibaldi. La pandemia ha costretto La Memoria Viva a ridisegnare i suoi progetti per il 2021, sospendendo l’attività negli istituti scolastici, impossibile in regime di lockdown, ma non ne ha frenato l'entusiasmo.

La Memoria Viva non si ferma

L’inizio dell’anno ha visto la conclusione del progetto partito nel 2018 con la realizzazione del docufilm “70072: la bambina che non sapeva odiare”, la storia vera di Lidia Maksymowicz, che dal 27 gennaio è stato trasmesso in molte Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura in tutto il mondo, nei Cinque Continenti, con il messaggio di augurio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una storia di donne, che è stata oggetto di un incontro anche a Roma nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, l’8 Marzo, in occasione della Festa della Donna, con il saluto fra gli altri della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, e che pochi giorni dopo, l’11 marzo, è stato al centro del convegno organizzato dall'Ambasciata d'Italia nella Repubblica della Macedonia del Nord in occasione del 78° anniversario della deportazione dei 7144 Ebrei macedoni a Treblinka, con la presenza fra gli altri del Presidente della Repubblica della Macedonia del Nord Stevo Pendarovski, dell’Ambasciatore d’Italia a Skopje, in collaborazione con la Comunità Ebraica Macedone, e con la partecipazione da Cracovia anche di Lidia Maksymovicz. Il destino del docufilm “70072: la bambina che non sapeva odiare” è comunque legato alla messa in visione da parte di Rai Cinema per 5 anni, e sarà ancora oggetto di incontri in occasione a partire della prossima Festa della Mamma 2021.

Appuntamenti futuri

Ma La Memoria Viva guarda già avanti ai prossimi due appuntamenti programmati per i mesi di maggio e di ottobre. Il 5 Maggio, in occasione del 76° anniversario della liberazione del Campo di Concentramento KZ Mauthausen, abbiamo deciso di rendere fruibile per sempre la testimonianza di Marcello Martini in forma integrale con la realizzazione di un documentario, “Da Adolescente a Stück 76430”, nel quale il suo racconto è arricchito dai commenti della sua famiglia, della moglie, Mariella Meucci, e della figlia Alessandra, introdotta dall’attrice Margherita Fumero che collegherà così idealmente Auschwitz-Birkenau a Mauthausen, il 70072 di Lidia Maksymowicz con il 76430 di Marcello Martini, nel cui campo di concentramento, quando Auschwitz-Birkenau veniva liberata, continuavano a fumare i camini, come lui sempre ricordava, e con il ricordo di Ellade Peller, amministratrice, che con Marcello Martini aveva portato i giovani a Mauthausen, giovani che porteranno questo ricordo nel documentario con una serie di testimonianze appassionate e commoventi.

Italo Tibaldi

«Il 5 Maggio sarà il giorno nel quale ufficialmente presenteremo il documentario. Dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso l’Ufficio Postale di Castellamonte ci sarà un annullo filatelico speciale predisposto da Poste Italiane per ricordare la figura di Marcello Martini. Dalle 15,00, sui social (Facebook e Youtube) e sul sito della nostra Associazione, trasmetteremo in prima visione il documentario “Da Adolescente a Stück 76430”, che poi rimarrà a disposizione di tutti per la libera visione. Dalle 16,30 (appena terminata la prima visione del documentario) saremo in diretta streaming (sempre sui social, Facebook e Youtube) e sul sito della nostra Associazione, con un incontro virtuale dal titolo “76430, il dovere della testimonianza”. E mentre stiamo lavorando al documentario omaggio a Marcello Martini, abbiamo già avviato i contatti con la nipote di Italo Tibaldi, con un suo amico e storico, e con alcune associazioni per raccogliere ulteriore materiale che sarà necessario per un altro documentario, un omaggio alla figura di Italo Tibaldi, previsto per il 13 ottobre, giorno della sua scomparsa 11 anni fa, lui che superstite dei campi di concentra mento di Mauthausen ed Ebensee, ma anche sindaco di Vico Canavese, Presidente della Comunità Montana, Consigliere nazionale e Tesoriere dell’Aned e ricercatore e autore fra gli altri di una vera e propri enciclopedia dei deportati italiani, è stato fra i primi e i più attivi testimoni degli orrori dei campi di sterminio ma anche strenuo sostenitore del concetto che la loro era e deve essere una testimonianza di pace».

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