Pont piange Marco Gallino punto di riferimento per il paese
Appassionato di fotografia ed enogastronomia
Pont piange Marco Gallino punto di riferimento per il paese raccontando anche con i suoi preziosi scatti i momenti più significativi, come il Giro d'Italia.
Pont piange
Tutta Pont piange Marco Gallino, strappato alla comunità da un male fulminante, all'età di 74 anni. La notizia si è diffusa la vigilia di Pasqua ed ha destato subito stupore e vasta commozione perché Gallino era diventato un'istituzione, una presenza immancabile in tutti i momenti più significativi della vita del paese. Se n'è andato quasi in punta di piedi, da vero signore qual era.
Marco Gallino
Bolzanino di nascita e residente a Torino, Gallino era ormai a tutti gli effetti cittadino di Pont, paese di origine della moglie Romana, dove abitava sempre più spesso da quando era andato in pensione. Laureato in Ingegneria presso il Politecnico di Torino ed ex dirigente del Gruppo Fata, nella sua carriera lavorativa aveva avuto l'opportunità di viaggiare in tutto il mondo, acquisendo quella visione cosmopolita e quell'apertura di vedute che erano tra le sue più spiccate caratteristiche. Questo non gli aveva impedito di radicarsi benissimo in un piccolo paese come Pont, a cui si era profondamente affezionato e dove aveva trovato la sua dimensione ideale. Affabile e spigliato, era sempre pronto a scambiare qualche battuta con i suoi concittadini, tra la piazza ed il bar, dove sostava per le partite dell'amato Milan, e ad impegnarsi attivamente per tante associazioni pontesi.
I suoi indimenticabili scatti
Colto, ironico e curioso, per nulla al mondo rinunciava a partecipare agli eventi del paese, per poi documentarli con uno dei suoi bellissimi reportage fotografici. La sua collaborazione era stata molte volte preziosa anche per il nostro giornale, in particolare in occasione del passaggio a Pont del «Giro d'Italia», per il quale aveva realizzato uno dei suoi servizi fotografici più riusciti. Con le sue immagini aveva raccontato magistralmente anche tante adunate degli Alpini. Ma Gallino non amava soltanto dilettarsi come «reporter», ci teneva particolarmente pure a farsi immortalare con tutti i personaggi celebri che aveva occasione di avvicinare. Lunghissima la carrellata dei «selfie con vip» che era riuscito a collezionare, con il fiuto e il savoir faire di un collaudato «paparazzo» d'altri tempi.
La passione per l'enogastronomia
Un'altra sua grandissima passione era l'enogastronomia. Raffinato «gourmet», era attento alle tradizioni culinarie del territorio e aveva un talento speciale nello scoprire locali e chef d'eccellenza, che recensiva poi nei suoi accurati post su Facebook, corredati da scenografiche foto dei piatti e commenti sempre arguti e puntuali. Una passione che ha saputo trasmettere anche al figlio Andrea. Colpiva di fioretto e mai di spada, ma arrivava sempre dritto al cuore di chi lo ha conosciuto e difficilmente lo dimenticherà, come confermano le numerose testimonianze di affetto giunte, sui social e non, alla famiglia. I funerali si sono svolti martedì 6 aprile, presso la chiesa parrocchiale di San Costanzo, a Pont Canavese, dove riposerà per sempre.