A 84 anni addio ad Erminio

In casa Coral gioia e dolore nello spazio di pochi giorni

La notizia della sua dipartita è arrivata qualche giorno l'ufficialità del fine pena per il fratello Nevio.

In casa Coral gioia e dolore nello spazio di pochi giorni
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Nevio è giunto a fine pena, ma è mancato il fratello Erminio. In casa Coral gioia e dolore nello spazio di pochi giorni.

In casa Coral gioia e dolore nello spazio di pochi giorni

Gioia e dolore in pochi giorni nella famiglia Coral. Alla conferma della fine pena dell'ex-sindaco Nevio, 81 anni, è sopraggiunta la notizia della scomparsa del fratello Erminio, 84 anni. La notizia del decesso viene diffusa solo adesso, così come da sue volontà, dopo le esequie, avvenute venerdì 4 giugno.

Prima del commiato un passaggio davanti al suo stabilmento

La salma, prima del commiato, è passata dallo stabilimento di Volpiano per l’ultimo saluto da parte delle maestranze. Azienda che Erminio, con i fratelli Nevio e Luciano, ha portato ad essere uno dei punti di riferimento italiani ed europei nella progettazione e creazione di impianti di aspirazione e filtrazione dell’aria, della depurazione dell’acqua e del trattamento del rumore. Realtà che ha più di 60 anni di attività e che oggi conta la partecipazione in una ventina di società in Italia e all’estero. Chi ha avuto modo di conoscere Erminio lo ricorda come un gran lavoratore, molto disponibile, serio e leale, anche e soprattutto con i collaboratori. Una persona che ha amato la propria attività e che ha saputo instillare la passione e la determinazione nella propria laboriosità anche a figli e nipoti che ora stanno portando avanti le intuizioni sue e quelle dei suoi due fratelli.

Il ricordo di Giovanni Colucci...

«È sempre stata una persona cortese e umile, con la quale abbiamo collaborato con grande piacere – ricorda Giovanni Colucci, presidente dell’associazione Andrea Provana l’Ammiraglio, con la quale Erminio ebbe modo di condividere attività e iniziative». Una di queste fu il trasferimento a cavallo, nel 2010, di una riproduzione della Sacra Sindone, da Usseglio fino a Leini. Iniziativa che prese le mosse dalla rievocazione storica del trasferimento della Sindone da Chambery a Torino, avvenuta nel 1578. Il percorso, ideato e ricostruito con meticolosa diligenza da Giuseppe Leona, Valter Boninsegna, Michele Privileggi e Giuseppe Raggi, dell’associazione Nella terra dei cavalli, aveva visto anche la partecipazione di Erminio Coral.

... e quello di Umberto Franzi

«Lo ricordo come una persona molto umile – racconta Umberto Franzi, anch’egli partecipante a quella “spedizione” – tant’è che in quell’occasione non volle vestire i panni di un nobile ma di un semplice paggio». La copia del Sacro lino fu poi consegnata al parroco don Carlo Fassino ed esposta nella chiesa Santi Pietro e Paolo. L'iniziativa fu organizzata in concomitanza con l'Ostensione della Sindone a Torino, e fu promossa dal comune di Leinì, dall’allora Comitato per i festeggiamenti del 500° anniversario della nascita di Andrea Provana e dall'associazione Nella terra dei cavalli. «Quel percorso ci diede la possibilità – racconta Giuseppe Leona – di conoscere meglio Erminio. Ne apprezzammo fin da subito la schiettezza, la gentilezza e la disponibilità. È stato un piacere condividere con lui queste ed altre iniziative che organizzammo negli anni a seguire come associazione».

Il fratello Nevio, dal 2 giugno, ha riconquistato la libertà

Nemmeno il tempo, per il fratello Nevio, di godersi la conquistata libertà che è arrivata, il 2 giugno, la notizia della morte del fratello. L’ex-primo cittadino leinicese ha infatti terminato, ai domiciliari per ragioni di salute, di scontare la condanna a 8 anni di reclusione, comminatagli in Appello, nel 2015, per concorso esterno in associazione mafiosa, nell’inchiesta sull’ndrangheta piemontese, denominata Minotauro. Nevio Coral fu arrestato nel giugno 2011 in Francia, mentre era in trasferta per impegni lavorativi. Seguirono anni battaglia legale che portarono alla sua condanna. L’ex-sindaco, dopo un periodo in carcere, era stato mandato a casa per le sue condizioni fisiche fino a fine pena.

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