Vaccini in farmacia: le perplessità dell'Ordine dei Medici
Le inoculazioni partiranno venerdì 18 giugno.
Esauriti in pochi minuti i posti disponibili per le vaccinazioni nelle farmacie del Piemonte: ma l'Ordine dei Medici ha due perplessità.
Le due perplessità dell'Ordine dei Medici
Un servizio di vaccinazione in farmacia è rivolto ai cittadini piemontesi dai 18 ai 79 anni, in buona salute e che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Le inoculazioni partiranno il 18 giugno prossimo, ma, come riportano i colleghi di Prima Torino non senza qualche perplessità da parte dell'Ordine dei Medici. Due per la precisione:
"Come medici abbiamo due perplessità su questa iniziativa. Capiamo che sia un’iniziativa utile per aumentare la possibilità di vaccinare le persone però ci sono due problemi: uno è quello dell’anamnesi, quel momento in cui il medico raccoglie la storia del paziente, fa tutte le domande che ritiene necessarie per capire se possono esserci delle controindicazioni. Secondo problema, la mancanza di un medico: in caso di un effetto collaterale in farmacia non c’è un medico che possa dare una risposta tempestiva al problema del paziente", riferisce Guido Giustetto, Presidente Ordine Medici Torino
"Il protocollo di intesa firmato dall’Istituto Superiore di Sanità e dalle farmacie, infatti, non prevede che sia presente un medico. D’altra parte la logica di questa iniziativa era quella di mettere a disposizione dei cittadini un maggior numero di punti vaccinali. I medici lavorano già nei punti vaccinali e il fatto di metterli con un farmacista avrebbe fatto perdere il vantaggio", conclude Giustetto.