Strage del Mottarone, salgono a 12 gli indagati per la tragedia che costò la vita a 14 persone
Coinvolte anche due società che si occuparono della manutenzione dell'impianto.
Salgono a 12 gli indagati (a cui si aggiungono due società) per il disastro della funivia del Mottarone che lo scorso 23 maggio costò la vita a 14 passeggeri.
Le due società indagate
La procura di Verbania, come riportano i colleghi di Prima Novara, ha iscritto nel registro degli indagati anche i rappresentati della Leitner di Vipiteno, la società leader mondiale degli impianti funiviari che garantiva la manutenzione della funivia di Stresa. Oltre alla Leitner anche la “Ferrovie del Mottarone”, la società che gestisce l’impianto.
Le nuove persone indagate
Tra i nuovi indagati ci sono Anton Seeber, presidente del Cda della Leitner, e Martin Leitner, consigliere delegato della società. L’azienda di Vipiteno eseguì i lavori di ammodernamento della funivia fino alla riapertura avvenuta nell’agosto del 2016 ed è titolare di un contratto per la manutenzione della funivia per 130 mila euro l’anno. Nell’ambito di questa attività Rino Fanetti, dipendente Leitner ora indagato, realizzò la «testa fusa» della fune traente.
Sono indagati anche i rappresentati della Rvs, della Sateco e della Scf Monterosa, tutte società che hanno eseguito interventi e verifiche sull’impianto prima del 23 maggio scorso.
I primi ad essere iscritti nel registro degli indagati sono stati Gabriele Tadini (l’unico ai domiciliari) caposervizio degli impianti del Mottarone, Luigi Nerini gestore dell’impaianto ed Enrico Perocchio, caposervizio.
Nerini e Perocchio vennero subito scarcerati non senza polemiche.