Crisi in Afghanistan lettera aperta al sindaco di Ivrea
L'appello ad accogliere i rifugiati in città
Crisi in Afghanistan lettera aperta al sindaco di Ivrea a firma dei gruppi d'opposizione.
Crisi in Afghanistan
I capigruppo di opposizione hanno scritto una lettera aperta al sindaco di Ivrea sulla crisi in Afghanistam. "Siamo sconcertati e addolorati come consiglieri e come persone per quello che sta accadendo in Afghanistan per il dramma quotidiano che sta vivendo la popolazione ma soprattutto le donne: per il ritorno della sharia nelle loro vite e i loro diritti seriamente compromessi - commentano - Condanniamo pubblicamente e con azioni concrete questo sopruso contro le donne afghane e contro questa minaccia di schiavitù che le priva dei diritti fondamentali come la libertà, l'istruzione, la salute, la tutela del proprio corpo".
L'appello ad accogliere i rifugiati in città
"La Città di Ivrea è sempre stata attenta e capace di accogliere quante/i sono scappati da territori “non giusti”, ci aspettiamo che anche oggi si faccia parte attiva nell’organizzare e accogliere uomini, donne e famiglie afghane che fuggono da quella terra, per dare loro la possibilità di riappropriarsi della libertà di vivere un futuro di speranza. Accogliere i rifugiati è un dovere morale prima ancora che un dovere giuridico previsto dalla Convenzione di Ginevra, perché non si può rimanere indifferenti rispetto alla tragedia umana che si sta consumando in Afghanistan dobbiamo aiutare la popolazione afghana con l’impegno concreto a fare ognuno la propria parte, in nome dell’accoglienza, del diritto internazionale e della solidarietà".
Ai Comuni dell'Eporediese
"Anche i Comuni possono e devono fare la loro parte: noi, con questa missiva, Le chiediamo, di mettere il Comune di Ivrea a disposizione del Governo, per fronteggiare insieme agli altri Comuni italiani, questa nuova “emergenza umanitaria” con un’attenzione prioritaria ai minori, alle donne ed alle famiglie afghane che rischiano di essere perseguitate dai talebani. Citando, il recentemente scomparso, Gino Strada “chi ha bisogno va aiutato”: oggi è necessario dare speranza di vita a donne e uomini in difficoltà, la nostra Città ha sempre dimostrato di essere molto accogliente e anche stavolta siamo sicuri farà la sua parte, come ha sempre fatto".
Gruppo Viviamo Ivrea