Valperga

Consiglio infuocato per una ratifica allo scadere del termine

La polemica di Brunasso: "L'amminsitrazione ha aspettato l'ultimo giorno per ratificare la convenzione ambientale"

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Consiglio infuocato per una ratifica allo scadere del termine: diatriba tra Sandretto e Brunasso

Consiglio infuocato per una ratifica allo scadere del termine

Si è svolto giovedì 2 settembre l’ultimo consiglio comunale valperghese, in cui si è discussa la ratifica della nuova convenzione e dello statuto del Consorzio Canavesano Ambiente sulla gestione integrata in seguito ad una rinnovata legge regionale. L’argomento trattato è quello dello smaltimento dei rifiuti e la proposta, che cambia il consorzio da «bacino» ad «area vasta», è arrivata dalla Regione Piemonte.

I termini nell'occhio del ciclone

A far discutere sono stati i termini di approvazione: era necessario farlo entro i 90 giorni previsti e il Comune di Valperga l’ha fatto il giorno prima dello scadere del tempo utile. L’approvazione è comunque arrivata, anche con il voto contrario dell’esponente della minoranza Davide Brunasso, che ha contestato la scelta dell’Amministrazione comunale di giungere alla ratifica della convenzione all’ultimo minuto.

Parola al sindaco

Non sono mancati alcuni momenti di agitazione, come sottolinea il primo cittadino Walter Sandretto: «Siamo stati accusati di essere degli “scaldapoltrone” e a me è stato detto di non essermi interessato della vicenda, in quanto avrei mandato al posto mio, alla riunione svoltasi nel mese di giugno sulla questione, il consigliere Sergio Bretti. Nel gruppo ci siamo divisi le competenze ed è per questo che ha partecipato lui alla riunione. Siamo un gruppo compatto, che non si scompone di fronte a queste accuse: noi andiamo avanti in modo onesto. Piuttosto, non comprendo il voto contrario in una questione utile per Valperga: il paese ed i suoi cittadini non meritano questo atteggiamento di contestazione che non porta a nulla».

La replica di Brunasso

Anche Brunasso vuole dire la sua: «La vicenda dimostra tutta l’incapacità dell’Amministrazione, che si riduce all’ultimo giorno per approvare il nuovo Statuto e la nuova Convenzione del CCA. Il Sindaco fa lo scaricabarile: non è mai colpa sua, ma degli uffici o del Consigliere di turno, in questo caso del consigliere torinese Bretti, presente all’Assemblea del 3 giugno, ma forse disattento, tanto da dimenticarsi la scadenza dell’approvazione entro 90 giorni. La domanda mi sembra lecita: cosa fanno in Comune? Perché è incomprensibile che, tra nove persone della maggioranza, nessuno abbia visto e letto la comunicazione in tre mesi. Invece ci si è ridotti all’ultimo giorno con la convocazione in fretta e furia del consiglio comunale da parte del Vicesindaco, mentre il Sindaco era in vacanza».

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