La storia

Lidia Maksymowicz ha incontrato gli allievi della Giraudo

La protagonista de "La bambina che non sapeva odiare" era presente alla proiezione a cui hanno assistito i giovani allievi

Lidia Maksymowicz ha incontrato gli allievi della Giraudo
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Lidia Maksymowicz ha incontrato gli allievi della Giraudo: i bambini e le loro famiglie hanno potuto assistere alla proiezione della storia della donna in compagnia della protagonista.

Lidia Maksymowicz ha incontrato gli allievi della Giraudo

Mentre le note musicali aleggiavano nella Rotonda Antonelliana in uno degli ultimi appuntamenti della Mostra della Ceramica, le parole del docufilm «La bambina che non sapeva odiare» risuonavano nell’oratorio castellamontese.

La proiezione

Venerdì 4 settembre, alle 21, alcuni alunni della scuola d’Infanzia Giraudo, insieme alle loro famiglie, su invito delle loro maestre, hanno assistito alla proiezione del docufilm in compagnia di Lidia Maksymowicz, protagonista dello sceneggiato,e della sua amica e pittrice Renata Rychlik. Una serata all’insegna dello stare insieme e del comprendere quanto, in anni e contesti diversi, sia stata complessa la vita di una bambina costretta a vivere nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Importante comprendere sin da piccoli

«Abbiamo ritenuto importante far vedere ai più piccoli una storia che, inizialmente, sembrava loro fantastica ma che, quando hanno incontrato Lidia, hanno capito che è accaduta veramente - ha spiegato una delle insegnanti della scuola primaria castellamontese - Abbiamo ormai un legame saldo con lei e vogliamo ringraziarla per essere qui e per i suoi messaggi di speranza. Ogni volta che vorrà tornare a trovarci sarà sempre la benvenuta».

Presente la protagonista

Lidia Maksymowicz era infatti presente durante la proiezione e, a fine visione, ha dedicato del tempo a tutti coloro che le hanno posto delle domande o l’hanno voluta semplicemente salutare: «Ringrazio tutti per la presenza e l’attenzione. Avete ascoltato la storia di una bambina che si è trovata in condizioni estreme - ha sottolineato la protagonista - Ogni volta che ho occasione di incontrare i giovani voglio raccontare loro ciò che ho vissuto, in modo che non accada mai più. Il futuro è nelle loro mani». Le generazioni dell’avvenire hanno quindi potuto vedere una storia vera, conoscendo in prima persona la bambina che non sapeva odiare.

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