400 anni fa l’apparizione della Madonna al giovane pastorello di Ozegna

400 anni fa l’apparizione della Madonna al giovane pastorello di Ozegna che aveva perso la capacità di parlare in seguito a un “accidente”.

400 anni fa l’apparizione della Madonna al giovane pastorello di Ozegna

Una processione e una messa solenne per celebrare i quattrocento anni di fondazione del santuario della Madonna del Bosco. Il fatto commemorato è l'apparizione a un adolescente della Madonna, il 21 giugno del 1623. Il pastorello, in seguito a un “accidente”, aveva perso la capacità di parlare. L'iniziativa nasce da un'idea dell'associazione 'L Gavasun.

La cerimonia

Dunque, mercoledì 21 giugno, sarà una data da ricordare negli anni avvenire per una cerimonia davvero grandiosa e sentita. Il ritrovo è stato in piazza a Ozegna, davanti alla parrocchiale. Dalla scalinata che porta al sagrato, dopo le foto di rito, con il parroco Don Luca Meinardi e il vescovo d'Ivrea monsignor Edoardo Cerrato, è partito il cosiddetto “pellegrinaggio”. L'effige della Madonna è stata trasportata, sulla macchina processionale, a spalle. In avanguardia i tanti fedeli che hanno voluto partecipare. Vicino alla Vergine c'era il clero. Seguivano i labari delle associazioni locali, i sindaci e gli amministratori pubblici del Canavese contraddistinti dalla fascia tricolore. La meta era il santuario. La Protezione Civile di Ozegna, presieduta da Bruno Germano, ha prestato servizio d'ordine.

Monsignor Edoardo Cerrato

La messa solenne è stata presieduta da Monsignor Edoardo Cerrato, vescovo d'Ivrea, che è così intervenuto: «Siamo qui nel luogo dove la Vergine, apparendo a un ragazzo a cui restituì la parola, ha mostrato a tutti il suo cuore di madre. Nel corso dei secoli è stato un continuo fiorire di preghiere e canti su di lei. Noi guardiamo questa stella che quattro secoli fa si è accesa in Ozegna. Sono tanti i santuari mariani che costeggiano la terra del Basso e Alto Canavese, segno dell’amore di un popolo. Laddove Maria è apparsa il santuario porta con sé la presenza speciale di un evento speciale. Non importa se è conosciuto dal Mondo o da un numero limitato di persone, sorge nel posto dove Maria è venuta e ha parlato. Tutti questi luoghi custodiscono i segni di riconoscenza per la madre, come afferma Nino Costa nella poesia della Consolata. Ave Maria è il nostro saluto più bello. Siamo qui a dirti il nostro amore e a rinnovare la consacrazione della nostra diocesi al tuo amore sconfinato. Si affidano a te il vescovo, i diaconi e i consacrati. Sostienili per preparare il terreno favorevole a nuove vocazioni sacerdotali e religiose. Sostieni i laici nel loro compito di sostenere il Vangelo nella società. Sostieni tutti nell' amore alla vita».

Don Luca Meinardi

Terminata la cerimonia, ha affermato il parroco don Luca Meinardi: «Esprimo la mia gratitudine al Signore che ha voluto benedire questa terra. Ringrazio lei sua eccellenza per avermi fatto sentire nell' ultimo anno la vicinanza di pastore tanto ad arrivare a chiedere al Santo padre la benedizione plenaria ai pellegrini. Vorrei dire grazie a tutti i collaboratori parrocchiali e all' Amministrazione comunale. Avete realizzato concretamente il richiamo del Santo padre alla collaborazione e camminare insieme per testimoniare la Fede. Insieme abbiamo preparato questo importante anniversario».

Il Sindaco di Ozegna Sergio Bartoli

Molto emozionato e contento il Sindaco di Ozegna Sergio Bartoli: «per tutti noi è un momento importante di vita della nostra comunità- afferma il primo cittadino – un grazie a tutti coloro che in questo giorno di festa sono stati con noi. Un grazie anche a tutti i sindaci del canavese per la loro partecipazione».

Le manifestazioni si sono concluse nella giornata di domenica 25 giugno con una solenne celebrazione eucaristica nella splendida location del santuario. Alle celebrazioni ha presenziato il Sindaco di Castellamonte Pasquale Mazza consigliere della Città Metropolitana.