poteva essere un disastro

A Cuorgnè qualcuno lascia una porta aperta all'ex Manifattura, a rischio uffici e museo

Il sindaco: "Per fortuna non è successo nulla e siamo stati avvisati da cittadini per bene".

A Cuorgnè qualcuno lascia una porta aperta all'ex Manifattura, a rischio uffici e museo
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A Cuorgnè qualcuno lascia una porta aperta all'ex Manifattura, a rischio uffici e museo.

Porta aperta all'ex Manifattura

In arrivo agli enti e alle associazioni che hanno la loro sede alla ex Manifattura di Cuorgnè un memorandum da parte dell’Amministrazione comunale. Il contenuto, in linea di massima, sarà una richiesta di fare attenzione a verificare che, per quanto di competenza di ognuno, la struttura sia adeguatamente chiusa quando non c’è nessuno. Tutto deriva da quanto successo lunedì 2, durante il ponte dei Santi. «Con il sindaco e il consigliere Bruno Bruschi stavamo facendo il giro dei cimiteri per verificare che tutto fosse in ordine - racconta il vicesindaco Vanni Crisapulli –, quando abbiamo ricevuto una telefonata di alcuni cittadini che erano ai locali del Centro per l’Impiego, aperti, ma senza nessuno presente».

Situazione risolta

Così i tre si sono diretti immediatamente sul posto per le verifiche. Una porta era rimasta aperta permettendo l’accesso. Dopo una serie di telefonate è stato rintracciato chi poteva chiudere. «Fortunatamente – commenta la prima cittadina Giovanna Cresto – non è successo nulla e siamo stati avvisati da cittadini per bene. Se però ad accedere fossero stati dei malintenzionati i rischi c’erano, visto che nella stessa area c’è anche il Museo del Canavese».

Cosa è successo

La porta tagliafuoco rimasta aperta permette l’accesso, infatti a diversi enti. «Qualcuno venerdì ha lasciato aperto l’accesso a un’area condivisa – spiega Masha Faggian, responsabile del Centro per l’Impiego –, non sappiamo chi. Normalmente siamo noi che la mattina la apriamo e la lasciamo aperta: non avendo citofono accogliamo direttamente gli utenti che arrivano da noi. Anche se di solito lavoriamo su appuntamento, se qualcuno viene direttamente cerchiamo di aiutarlo». Per quel fatidico lunedì, però, non erano previsti appuntamenti in quanto la struttura era chiusa per il ponte. «Ne era stata avvertita anche l’Amministrazione, in modo tale che non venissero accese le luci. C’era anche un cartello che avvertiva della chiusura, ma sembra fosse stato tolto». Una piccola disavventura, che ha portato a qualche piccolo disguido, soprattutto per chi ha dovuto risolvere il problema e “montare la guardia” in attesa della risoluzione, ma che non ha, fortunatamente, portato a danni reali. Una vicenda che, per chi ha i capelli bianchi, ricorda la frase finale dei disegni animati di Nick Carter: «Tutto è bene ciò che finisce bene… e l’ultimo chiuda la porta!».

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