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A Fiano la protesta dei residenti: «Ogni giorno rischiamo al vita... Dov’è finita la rotatoria promessa anni fa dai politici?»

Il sindaco Casale: «Problema annoso»

A Fiano la protesta dei residenti: «Ogni giorno rischiamo al vita... Dov’è finita la rotatoria promessa anni fa dai politici?»
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A Fiano la protesta dei residenti Borgata Moretti al confine con Cafasse: «Ogni giorno rischiamo al vita... Dov’è finita la rotatoria promessa anni fa dai politici?». Il sindaco Casale: «Problema annoso».

A Fiano la protesta dei residenti Borgata Moretti

Dov'è finita la “rotatoria” promessa dagli organi politici qualche anno fa? Un gruppo di residenti di borgata di Moretti a Fiano, dove si trova la chiesetta di San Firmino, località al confine tra Fiano e Cafasse, sono preoccupati per la loro incolumità quotidiana. Dichiara il portavoce Luigi Mucciarone: «Venticinque anni fa si è svolto il primo consolidamento della riva. Un triennio fa un nuovo progetto è stato finanziato dalla Regione Piemonte. L'ente proprietario della strada, cioè la Città Metropolitana, ha aggiudicato i lavori. Quest'ultimi si sono fermati prima a causa dell'emergenza sanitaria e, poi, per l'incremento del costo dei materiali. Un'opera salva-vita, riteniamo, per gli abitanti della frazione».

Incrocio pericoloso

«Ogni giorno, da lunedì a venerdì, rischiamo in continuazione la vita perché i veicoli arrivano a sfrecciare anche a 150 all'ora e noi siamo costretti ad attraversarla, cercando di prestare attenzione all'incrocio. Come residenti siamo quindici famiglie con dieci bambini. Al mattino dobbiamo farci il segno della croce per attraversare la strada e quando rientriamo in via San Firmino, per non rischiare, dobbiamo andare a svoltare alla rotonda di corso Mandelli perché chi arriva dalla Direttissima continua a immettersi ai cento all'ora, senza rispettare la cartellonistica di cantiere. La questione non interessa solo gli abitanti ma tutta la zona dell'Oltrestura».

Il cantiere

«Si sono già spesi, in tre anni, parecchi soldi pubblici, per la costruzione delle opere di servizio della rotonda, consistenti nel rinforzo delle sponde del canale di Druento e la posa di reti a maglie di contenimento spondale. Si è anche tracciata una stradina che termina nel bosco. Questi erano propedeutici alla costruzione dell'attraversamento in trincea. Oltretutto da tre anni è presente del materiale costoso che è stato abbandonato ma pagato con i soldi dei cittadini. Parecchi sono già stati gli incidenti sul posto. Pertanto c'aspettiamo delle risposte dalle istituzioni. Perché il cantiere non va avanti?».

La replica del sindaco Casale

Replica il sindaco Luca Casale: «Parliamo di un problema annoso, molto sentito, a cui la Città Metropolitana non ha ancora dato, di fatto soluzione. Il progetto esecutivo esiste, il finanziamento di oltre 700.000 euro da parte della Regione c’è ma nessuno ha riavviato le opere. Siamo in continuo contatto con Città Metropolitana, sia telefonicamente sia via e- mail. Convocheremo un incontro sul posto con il vicesindaco metropolitano per porre attenzione sulla questione. Non conosco i motivi per cui non sia stato ancora indetto il bando».

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