A Ivrea formati 14 soccorritori forristi nel corso nazionale “Acque Vive”
Eventi alluvionali e piene improvvise provocate da fenomeni meteorologici sempre più estremi richiedono un aggiornamento costante delle misure di sicurezza e delle tecniche da adottare.
A Ivrea formati 14 soccorritori forristi nel corso nazionale “Acque Vive” organizzato dalla Scuola Nazionale Tecnici in Forra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e dalla Delegazione Canavesana del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.
Corso nazionale “Acque Vive”
Lo scorso weekend si è svolto a Ivrea il corso nazionale “Acque Vive” organizzato dalla Scuola Nazionale Tecnici in Forra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e dalla Delegazione Canavesana del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. Si è trattato di un modulo formativo rivolto a 14 soccorritori forristi provenienti da Piemonte, Sardegna e Veneto sulla movimentazione e l’operatività in corsi d’acqua ad elevata portata. Le attività hanno riguardato una sessione didattica in aula, tenutasi presso la sede del CAI di Ivrea, e due sessioni addestrative in ambiente presso lo Stadio della Canoa.
Specializzazione dei tecnici forristi
«L’iniziativa – ha raccontato Umberto Galli, istruttore nazionale – si inserisce in un processo di ulteriore specializzazione dei tecnici forristi, dettata dall’evoluzione degli scenari operativi in cui il Soccorso Alpino e Speleologico è chiamato a intervenire. Eventi alluvionali e piene improvvise provocate da fenomeni meteorologici sempre più estremi richiedono un aggiornamento costante delle misure di sicurezza e delle tecniche da adottare. Da questo punto di vista lo Stadio della Canoa è la struttura ideale per le esercitazioni pratiche poiché, in un tratto breve e sicuro della Dora Baltea, presenta tutte le condizioni reali che possiamo incontrare in un fiume. Ivrea, infatti, è stata scelta come uno dei 4 poli formativi italiani per la formazione dei tecnici forristi».