A Pont una fiera «spuntata» tanti gli spazi vuoti
Le polemiche per il negato accesso ai sostituti di giornata.
A Pont una fiera «spuntata» tanti gli spazi vuoti. Le polemiche per il negato accesso ai sostituti di giornata.
Una fiera «spuntata» tanti gli spazi vuoti
Che cosa è successo alla storica Fiera di San Matteo? E' la domanda che è rimbalzata fra i numerosi visitatori che, martedì 20 e mercoledì 21 settembre, come ogni anno si sono dati appuntamento a Pont Canavese per partecipare a quella che per decenni è stata una delle mani festazioni fieristiche più impor tanti del Canavese e dell'intero Piemonte. A due settimane dalla chiusura della "Fera da stember", come è conosciuta dagli abitanti di Pont e valli, il bilancio dell'edizione 2022 lascia infatti sul tappeto alcune luci e tante ombre.
Le polemiche
A sollevare critiche e preoccupazioni, sfociate in questi giorni in un lungo dibattito sui social pontesi, è stato soprattutto l'esiguo numero di bancarelle presenti alla rassegna commerciale, mentre la rassegna agricola si è confermata in linea con la sua gloriosa tradizione. Se è ormai consolidata da alcune edizioni la minore partecipazione degli ambulanti al secondo giorno di fiera, quest'anno le defezioni sono state numerose già nella prima giornata, con un numero di espositori presenti di gran lunga ridotto rispetto agli anni passati. Il colpo d'occhio sui prati che sono per antonomasia il cuore della fiera risultava purtroppo sconfortante: il vuoto dove un tempo era tutto un susseguirsi di bancarelle. Il secondo giorno il quadro appariva ancora più impietoso. Così in paese molti hanno iniziato a interrogarsi sulle possibili cause e sul futuro di questa manifestazione, che è da sempre e senza ombra di dubbio, l'evento più sentito e amato dell'anno a Pont.
I commenti sui social
«Che fiera triste», «povera fiera», «che delusione»: questo il tenore dei commenti lasciati dai pontesi sui social. Secondo quanto riferito da alcuni ambulanti e come testimoniato da cartelli affissi lungo il percorso della fiera, fra i motivi della scarsa partecipazione ci sarebbe la scelta di non accettare gli "spuntisti" ovvero quegli ambulanti che, pur non avendo presentato prima la domanda di partecipazione, si presentano in giornata sul posto per farsi assegnare le piazzole rimaste, pagando il dovuto. Altri ancora hanno lamentato il costo troppo alto richiesto per partecipare.
Le difficoltà
Sullo sfondo ci sono sicuramente le difficoltà a "ingranare" nuovamente la marcia per questo tipo di eventi dopo il lungo periodo della pandemia e la forte crisi che sta colpendo il settore del commercio ambulante, in questi due anni segnati dall'incubo Covid sicuramente fra i comparti più penalizzati. Una situazione che sta purtroppo avendo un impatto importante su molti mercati della zona e in particolare sulle fiere, che faticano a ritrovare la veste migliore dei tempi passati. La speranza dei pontesi è che si sia trattato soltanto di un'annata difficile e che dal prossimo anno la Fiera di San Matteo, a cui sono profondamente affezionati, possa tornare ad essere quell'evento unico ed imperdibile protagonista di tanti bei momenti e ricordi che ciascun abitante di Pont e delle sue vallate custodisce nel cuore.