A Rivarolo le strade comunali sono un percorso ad ostacoli: dopo le piogge l’asfalto è pieno di buchi
Sicurezza a rischio per i ciclisti: ed è proprio la Giunta che «spinge» alla mobilità alternativa
A Rivarolo le strade comunali sono un percorso ad ostacoli: dopo le piogge l’asfalto è pieno di buchi. Sicurezza a rischio per i ciclisti: ed è proprio la Giunta che «spinge» alla mobilità alternativa.
A Rivarolo le strade comunali sono un percorso ad ostacoli
In attesa che il piano asfalto parta (prima o poi) la pioggia record caduta nel mese di maggio ha messo ancora più a nudo il problema. Quale? Quello delle strade comunali sempre più simili ad una groviera, famoso formaggio svizzero con ... i buchi! I pesanti acquazzoni hanno fatto saltare i rattoppi fatti qua e là nell’arco della rete viaria e oggi non guidare per le vie comunali è come essere all’interno di un video gioco nel quale lo scopo è quello è di evitare gli ostacoli. Le buche appunto, che mettono a dura prova pneumatici e sospensioni dei mezzi. E la questione è arrivata nel consiglio-fiume della scorsa settimana.
Dai banchi dell'opposizione
«La pioggia ha fatto saltare i rappezzi. Quali sono le priorità di intervento?» a chiesto Fabrizio Bertot dai banchi dell’opposizione. La risposta è arrivata dall’assessore al bilancio, Francesco Diemoz, anche se da dopo il licenziamento di Lara Schialvino dalla Giunta, la «missione» dei lavori pubblici è i capo al sindaco Alberto Rostagno. E l’incipit della risposta del titolare alla delega dei conti comunali non è dei più rassicuranti: «Vado a memoria». Per poi aggiungere. «Di sicuro interverremo su via Don Vincenzo Stragiotti, via Sant’Eligio, un tratto di corso Indipendenza, corso Vittorio Veneto per andare in frazione Argentera». Queste le indicazioni di Diemoz di un problema, comunque, più vasto. A partire, appunto, da corso Indipendenza di fronte all’acquedotto e vicino alla fermata autobus, dove i danni all’asfalto sono ben visibili in un tratto di notevole percorrenza e passaggio obbligato per le ambulanze le ambulanze in direzione Cuorgnè. Così come in via San Francesco, proprio nei pressi della chiesa, su un’arteria del concentrico dal traffico molto intenso che raccoglie le auto in arrivo da Favria, chi è diretto al polo scolastico scuolabus compresi. Cambiando punto cardinale, la situazione non cambia. Infatti, in prossimità della rotonda vicino al ponte su Orco gli «ostacoli» in strada non mancano per il notevole traffico proveniente da Ozegna e Castellamonte. Che diventa caotico - ma questo è un effetto collaterale - il sabato mattina a causa della chiusura di viale Monisgnor Bosio per permettere l’esposizione delle bancarelle degli ambulanti, che incanala tutte le macchine in corso Italia e forma un «tappo» con coda chilometrica fin oltre il ponte sull’Orco. E questa diventa un problema, nel problema!
In via Montenero... dove escono le ambulanze
E continuando il nostro viaggio a sobbalzi per le strade di Rivarolo arriviamo in Via Montenero, dove ha sede la Croce rossa e da dove partano le ambulanze, davanti il cui passaggio è obbligato; anche qui, un po ‘ di bitume potrebbe essere utile alla causa. Anche via Valle, dietro la zona- Bausano, può essere una strada da utilizzare per mettere alla prova gli ammortizzatori della macchina, e vista l’alta intensità residenziale, in molto sicuramente stanno facendo degli «ottimi» stress test. Ma il vero tema è la sicurezza. Non solo per i mezzi a motori, ma anche per la mobilità alternativa. Soprattutto quella in bicicletta a cui l’amministrazione Rostagno tiene molto, tanto che ha rilanciato attraverso un appalto pubblico il servizio di bike-sharing. Ebbene, sembrerebbe un contro senso spingere ad usa re la bicicletta e poi non avere delle strade idonee e sicure per poterle percorrere in tutta sicurezza. Salvo che nelle nuova «stazioni» di prelievo delle bike, non si possano trovare delle mountain-bike con le quale affrontare anche i percorsi più impervi... della giungla d’asfalto metropolitana. Con tanto di trappole.