Ivrea

«Adriano Olivetti, la fabbrica a misura d’uomo», la tesina discussa per gli esami di terza media

La storia di Lorenzo Gentile residente in Lombardia, ma legato a Ivrea città di origine dei suoi genitori.

«Adriano Olivetti, la fabbrica a misura d’uomo», la tesina discussa per gli esami di terza media
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«Adriano Olivetti, la fabbrica a misura d’uomo», la tesina discussa per gli esami di terza media

«Adriano Olivetti, la fabbrica a misura d’uomo»

Recentemente Lorenzo Gentile, a conclusione del suo percorso di studi alla scuola secondaria di primo grado «Turati» di Cantù ha discusso la tesina «Adriano Olivetti, la fabbrica a misura d’uomo». Un argomento singolare per un giovane studente della provincia comasca. Sicuramente è stato affascinato positivamente dalla passione paterna: il papà Joe Gentile si è trasferito 20 anni fa da Montalto Dora a Cantù per inseguire come architetto il sogno del design d'eccellenza con la filosofia e il metodo Olivetti nel cuore. «Portare Lorenzo in studio con me, in giro per i bellissimi laboratori artigianali della Brianza, mostre ed eventi sul design e l'arte tra Milano e Ivrea - dice il padre - ha permesso di far conoscere meglio Olivetti a mio figlio».

Lorenzo e il suo legame con Ivrea

Lorenzo ora si è iscritto all’Istituto Jean Monnet di Mariano (Co) con l’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, perché si dice interessato alla cultura d’impresa ed il Made in Italy. Sulla scelta dell’argomento della sua tesina, invece, spiega: «Perché la storia di Olivetti è strettamente legata a Ivrea, la città di origine dei miei genitori Joe e Marisa, dove ho trascorso diversi periodi da nonni e zii. Ho avuto l’occasione di visitare la fabbrica di Mattoni Rossi nata con Camillo Olivetti nel 1908, Palazzo Uffici, la Casa Blu, le Architetture, l’Associazione Archivio Storico Olivetti e diverse mostre del progetto Olivetti e la Cultura nell'impresa responsabile tra cui Collezione Olivetti e Olivetti e l’arte di Jean Michel Folon la mostra al Castello di Agliè sulla Lettera 22 organizzata da Marco Peroni ed il nuovo museo Adi per il compasso d’oro del design industriale a Milano, entrando così in contatto con questa storia affascinante ed unica».

Davanti ai professori

Sulla reazione dei suoi professori al momento di discutere la tesina racconta: «Sono rimasto felicemente colpito dal loro interesse perché hanno ascoltato con attenzione la storia su Olivetti e la fabbrica a misura d’uomo, perché l’uomo è al centro per la visione di Adriano. Forse non si aspettavano che portassi un argomento per certi aspetti più grande di me, ma come dice sempre mio padre che la semplicità e l’umiltà dell’uomo Adriano ha reso questa storia italiana affascinante da raccontare anche ai bambini». E prosegue: «I professori, che sono di varie Regioni d’Italia, non conoscono tutti approfonditamente chi era Adriano Olivetti e cosa aveva realizzato. All’esame ho portato con me anche la Lettera 22 risvegliando in alcuni il ricordo di genitori e nonni che possedevano macchine da scrivere Olivetti. I miei compagni non lo conoscono purtroppo, ma ho raccontato loro che era stato un anticipatore di quello che avrebbe fatto dopo di lui Steve Jobs con la Apple, e che era venuto ad Ivrea e si era ispirato anche ad Olivetti per il design dei prodotti e per la realizzazione degli Store, rimanendo quasi increduli al racconto».

Olivetti e la sua grande visione di comunità

Per scrivere la sua tesina Lorenzo ha attinto da diverse fonti: i molti libri di suo padre su Olivetti, il sito dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, Fondazione Olivetti, siti di marketing, management e vari giornali online. «La storia di Adriano Olivetti come uomo e visionario che ascoltava e selezionava personalmente le persone che desiderava avere in Azienda - è ciò che ha maggiormente colpito Lorenzo - arrivando da realtà culturali e professionali diversi tra loro. Molti inizialmente non credevano potessero essere la scelta giusta, ed invece furono la forza per fare la differenza». Tra i tanti argomenti c’è il concetto di Comunità: «Che bisognerebbe attuarla anche ai giorni d’oggi in forma più moderna ma sempre con i Valori della persona e della Società in cui credeva Adriano - è il commento di Lorenzo - E spero crescendo di approfondire meglio questi argomenti perché ogni futuro imprenditore dovrebbe conoscere per migliorare la società insieme all’impresa».

Studiare Olivetti

Sullo studiare Olivetti a scuola Lorenzo rimarca: «Mio padre mi racconta sempre stupito perché non hanno mai studiato, almeno ad Ivrea, come materia scolastica la storia Olivetti, fondamentale per conoscere il passato. Diverse sono le materie che si potrebbero studiare con Olivetti. Dalla storia industriale ai metodi del Taylorismo che ho studiato, dalle architetture alla comunicazione con il marketing, dai diritti umani ai servizi sociali, tutti temi che ho riportato brevemente anche nella tesina». E sottolinea ancora: «Molte idee potrebbero essere utili ancora oggi e forse più che mai proprio al giorno d’oggi. I lavoratori felici lavoravano in modo più efficiente con più entusiasmo rispetto a lavoratori infelici e perciò creò un sistema di servizi sociali per i lavoratori».

Ivrea e Olivetti

Secondo Lorenzo a Ivrea si potrebbe valorizzare Olivetti e quello che ha fatto in questo modo: «Parlando con mio padre dice che negli ultimi due anni Ivrea sta facendo un buon lavoro per promuovere a far conoscere nuovamente la filosofia di Adriano Olivetti ed Ivrea come Patrimonio dell’Unesco attraverso le associazioni sopra menzionate, l’assessorato alla cultura del comune d’Ivrea, Museo Garda, gruppo turismo Confindustria Canavese, il laboratorio museo tecnologicamente ed i vari progetti che accrescono il benessere delle comunità come Costruiamo Gentilezza. Certo bisogna sempre fare sempre di più ma complimenti anche a voi della stampa e avanti tutta per costruire un futuro migliore di valori».

Un viaggio nel passato

Se Lorenzo potesse avere la possibilità di viaggiare nel tempo e incontrare Adriano Olivetti dice: «Più di tutti sarebbe felice mio padre di parlare e magari lavorare con Adriano, lo considera il suo mentore ed esempio di valori. Gli chiederei di continuare a fare quello che purtroppo si è interrotto dopo la sua scomparsa e che non hanno potuto portare avanti la sua Visione. Potevamo essere la Silicon Valley mi dice sempre mio padre. Mi complimenterei con Adriano perché ha reso l’Utopia una realtà concreta e per questo lo dobbiamo ringraziare tutti perché dopo 62 anni si parla ancora di Olivetti come esempio imprenditoriale e Sociale». E Lorenzo conclude: «Ci sono piccoli semi di Start Up in circolazione che hanno bisogno di essere aiutati a sviluppare le proprie idee qui in Italia».

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