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Aggressioni sui bus, i sindacati: "Ci vogliono più controlli"

Avviato un tavolo con le istituzioni

Aggressioni sui bus, i sindacati: "Ci vogliono più controlli"
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Aggressioni sui bus, sindacati in mobilitazione dopo i recenti episodi di violenza verbale e fisica contro dipendenti Gtt a bordo dei mezzi pubblici.

Aggressioni sui bus

Esiste un “problema sicurezza” sui mezzi di trasporto pubblici in Canavese? Secondo i sindacati sì, e lo dimostrerebbero da una parte i numerosi casi di violenza verbale e fisica contro dipendenti Gtt, dall’altra gli atti vandalici alle stazioni di treni e bus; le istituzioni, invece, sembrano più propense a parlare di “casi sporadici”. A sostegno della versione sindacale, la cronaca: l’ultimo episodio di aggressione si è verificato giovedì 4 maggio 2023, su un autobus della corsa Rivarolo-Pont, partito da Rivarolo alle 8.20 di mattina. Una passeggera di 22 anni sprovvista di biglietto ha iniziato una discussione molto accesa con il controllore, una donna, che stava effettuando gli accertamenti di routine a bordo del veicolo. Diverbio sfociato in qualcosa di più allarmante, tanto che è stato chiesto l’ausilio delle forze dell’ordine e il bus è stato fermato all’altezza di Salassa, dov’è sopraggiunta una pattuglia dedi Carabinieri della stazione di Cuorgné per verificare la situazione.

Una lunga serie di episodi

Solamente un paio di settimane prima, a Rivarolo, un autista di linea era stato malmenato (dovendo persino ricorrere alle cure dell’ospedale di Ivrea) dopo aver invitato a scendere dal pullman due giovani che pretendevano di percorrere la tratta senza titolo di viaggio; l’autore del gesto, si è poi scoperto grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza, essere un minorenne. E ancora, a inizio mese, sempre alla stazione di Rivarolo, alcuni ragazzi avevano smontato un estintore da un bus fermo in sosta, svuotandolo per terra nel piazzale.

I sindacati

In seguito alla vicenda di giovedì scorso, come si diceva, sono tornate a farsi sentire le voci dei sindacati: «L’ennesimo caso che conferma che il problema c’è, è presente da tempo e si sta amplificando - commenta Francesco di Stefano, Rsu del settore extraurbano per Ugl Autoferrotranvieri - Abbiamo chiesto all’azienda di intensificare i controlli e lo sta facendo; inoltre, abbiamo spinto per aprire un tavolo con le istituzioni. Un primo confronto c’è stato venerdì 5 maggio a Rivarolo, e il referente Gtt, presente al tavolo, ha assicurato gli incontri continueranno al fine di contrastare il fenomeno. Esprimiamo ovviamente la massima solidarietà ai colleghi aggrediti; ci aspettiamo che da qui in avanti il monitoraggio prosegua e si intensifichi mettendo in campo più personale e con la collaborazione di tutti». Una linea non dissimile da quella riferita da Antonio Mollica, segretario regionale Uil trasporti: «Come sindacato abbiamo chiesto all’azienda e alle istituzioni più controlli, soprattutto su alcune linea più delicate, per difendere i dipendenti che non ne possono nulla. E’ necessario tornare a tenere alta l’attenzione a tutti i livelli , dato che dopo la pandemia si era un po’ “mollata la presa”... probabilmente tanti in questo periodo hanno pensato di poter fare come volevano data l’assenza di una sorveglianza severa e costante».

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