Allarme siccità, Coldiretti: "Attivare stato di emergenza"
A preoccupare è la mancanza di riserve idriche, una situazione sempre più grave.
Allarme siccità, in Piemonte “è necessario attivare lo stato di emergenza per la siccità e la carenza idrica”, la richiesta della Coldiretti regionale.
Allarme siccità
Senza piogge neppure a marzo “la situazione si sta aggravando di giorno in giorno e le colture ne stanno già risentendo. – spiegano Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti piemontese, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – l’accrescimento delle coltivazioni seminate in autunno, come orzo, frumento e loietto, rischia di essere compromessa dalla siccità, ma preoccupa anche lo sviluppo dei prati destinati all’alimentazione degli animali: se le condizioni di secca dovessero continuare, i nostri agricoltori saranno costretti a intervenire con le irrigazioni di soccorso, dove sarà possibile. Dall’altra parte nei prossimi giorni partiranno le lavorazioni per la semina del mais, ma con i terreni aridi e duri le operazioni potrebbero essere più che problematiche”.
Mancanza di riserve idriche
A preoccupare è “la mancanza di riserve idriche – proseguono Moncalvo e Rivarossa -, gli abbassamenti dei livelli di falda e della portata dei corsi d’acqua. Occorre non solo individuare modalità efficienti ed efficaci per governare l’emergenza, ma anche avviare un processo attraverso il quale porre la necessaria attenzione al tema delle infrastrutture irrigue ed incrementare la capacità di conservazione, per utilizzare l’acqua nei momenti di maggior esigenza superando l’attuale condizione di diffusa dispersione”.