Anche il Canavese ricorda Silvio Berlusconi
Quando il consigliere di Rivarolo Fabrizio Bertot incontrò il Cavaliere a Palazzo Grazioli.
Anche il Canavese ricorda Silvio Berlusconi morto oggi, lunedì 12 giugno 2023.
Anche il Canavese ricorda Silvio Berlusconi
Anche se non è mai stato un tesserato di Forza Italia, Fabrizio Bertot, segretario provinciale di Fratelli d'Italia ed ex eurodeputato, in queste ora ha ricordato la figura dell'ex presidente del Consiglio. Così lo ricorda il consigliere di Rivarolo.
"Dovunque sia passato ha lasciato un segno importante: nel mondo dell’edilizia milanese (Milano 2 e Milano 3), nell’editoria (Mondadori), nella televisione (Mediaset), nella pubblicità (Finivest), nella politica (Forza Italia e PDL) a capo del governo per oltre 3500 giorni negli ultimi 30 anni… una vita da protagonista… una vita da italiano … un italiano vero!
L’ho conosciuto e frequentato negli anni del Parlamento Europeo visto che eravamo tutti nel PDL ho avuto la fortuna e l'onore di poter pranzare anche con lui. Incredibile come si informasse nei dettagli sulla vita politica e privata dei suoi ospiti. Il tempo con lui passava tra battute scherzose e momenti seri di confronto e riflessione. Conserverò per sempre il ricordo delle ore passate con lui".
Silvio Berlusconi: i primi passi da imprenditore
Spesso ha raccontato delle esperienze lavorative giovanili come cantante sulle navi da crociera. Poi, divenne venditore porta a porta e infine agente immobiliare. Prima di lanciarsi nel campo dell'imprenditoria edilizia: nel 1961 fonda la Cantieri Riuniti Milanesi Srl con il costruttore Pietro Canali. Nel 1963 fonda la Edilnord Sas e l'anno dopo apre un cantiere a Brugherio (Monza) per edificare una città modello da 4 000 abitanti. I primi condomìni sono pronti già nel 1965. E' solo il primo passo. Seguiranno la nascita di Edilnord 2, di Milano 2 a Segrate e di molte altre iniziative imprenditoriali che varranno il 2 giugno 1977 la nomina da parte del presidente della Repubblica Giovanni Leone a cavaliere del lavoro (ancora oggi, pur avendo rinunciato al titolo, Berlusconi veniva spesso chiamato "Il Cavaliere").
Dal Milan dei campioni al Monza dei miracoli
Il nome di Silvio Berlusconi è indissolubilmente legato anche alle fortune calcistiche del Milan. Il giorno che cambia la storia del club rossonero è il 10 febbraio 1986, quando l'imprenditore firma per acquistare la società che veniva dalla gestione travagliata di Giussy Farina. La sua filosofia è chiara: "Il Milan dovrà scendere in campo sempre seguendo una missione: essere padroni del campo e comandare il giuoco". E così sarà. Dopo un inizio complesso (ma la situazione di partenza era davvero critica) arrivano i primi acquisti di spessore. Il primo è Roberto Donadoni, all'epoca giovane talentuosa ala dell'Atalanta, che si affermerà come un campione per anni. Poi arrivano Claudio Borghi (che sarà un mezzo flop) e soprattutto Ruud Gullit. E' il primo acquisto "monstre" di Berlusconi (13 miliardi di lire) e il primo dei tre olandesi che vinceranno tutto, avviando il primo ciclo berlusconiano. Ce ne saranno poi altri, che renderanno il Cavaliere uno tra i presidenti più vincenti della storia del calcio.