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Blocco Diesel Euro 5, sospensione e rinvio dello stop

Iniziati urgenti approfondimenti tecnici per spostare la data dell'adempimento e sospendere misura.

Blocco Diesel Euro 5, sospensione e rinvio dello stop
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Blocco Diesel Euro 5, sospensione e rinvio dello stop.

Blocco Diesel Euro 5

Sul Blocco Diesel Euro 5 la Regione sta lavorando alla sospensione e al rinvio dello stop. E' quanto si apprende dalla nota stampa inviata questa mattina, martedì 29 agosto 2023, da Palazzo Lascaris.  "Grazie all’impegno della Lega si sta evitando di danneggiare centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori", dichiara Alberto Preioni.

La dichiarazione

“Come ha dichiarato il nostro Vicepremier Matteo Salvini e come stabilito nella seduta del Consiglio dei Ministri, ci saranno urgenti approfondimenti tecnici per spostare la data adempimento e sospendere misura. In questo modo eviteremo di danneggiare centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori piemontesi”. Così il capogruppo in Consiglio Regionale del Piemonte della Lega. "Comprendo il no alle eventuali ordinanze che è arrivato da diversi Sindaci di Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, in particolare dal Vco e da Biella e accolgo con entusiasmo l’impegno del Ministro Salvini e del Governo in generale: un ottimo lavoro di squadra della Lega, si sta andando nella giusta direzione per poter così spostare la data di adempimento e sospendere la misura. Ricordiamoci che entro il 31 dicembre del 2025 si dovrà comunque adempiere alla direttiva europea che prevede il blocco della circolazione degli Euro 5, che comprende tutte le regioni della Pianura Padana, a causa della condanna dell’Italia da parte dell’UE per la gestione del problema dell’inquinamento: è chiaro che per arrivare a questo obiettivo che prevede il rientro nei limiti di concentrazione di smog stabiliti dall’Europa entro la fine del prossimo anno, i territori hanno bisogno di più tempo insieme ad una corretta definizione ed incentivazione di campagne di rottamazione ed uso del sistema di monitoraggio Move-In”.

Le richieste al Governo e al Ministro

L'obiettivo è ottenere una revisione dell'accordo e farlo slittare al 2025. "In consiglio dei ministri, il vicepremier e ministro Matteo Salvini è intervenuto anche a proposito dello stop per i veicoli diesel Euro 5 in Piemonte dal prossimo 15 settembre. "Si tratta di un dossier seguito anche dai colleghi Raffaele Fitto e Gilberto Pichetto Fratin. Già martedì ci saranno approfondimenti tecnici per evitare - come ha chiarito il Vicepremier - di danneggiare centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori". Così una nota della Lega.

Il commento

“Attualmente - indica il consigliere regionale canavesano della Lega Salvini Piemonte Andrea Cane - il governo sta valutando possibili soluzioni per mitigare l'impatto sulle famiglie e sui lavoratori che potrebbero essere coinvolti da questa restrizione. In un incontro, che vedrà la partecipazione di figure chiave come il vicepremier Salvini, i ministri Raffaele Fitto e Gilberto Pichetto Fratin, insieme ai tecnici dei rispettivi dicasteri, verranno approfonditi aspetti tecnici e strategie per affrontare questa situazione complessa. Il governo si sta muovendo per evitare qualsiasi danno economico e sociale derivante da questa misura, tenendo a mente le preoccupazioni espresse da amministratori locali e da noi eletti in Regione. La priorità è trovare una soluzione che, al contempo, rispetti l'ambiente e tuteli le esigenze delle famiglie e dei lavoratori. Parallelamente,  stiamo valutando possibili incentivi, proseguendo sulla strada dell'installazione del dispositivo ‘Move In’ per consentire deroge limitate a determinate categorie di veicoli. L'impatto della restrizione coinvolgerebbe in Canavese i Comuni di Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Chivasso, Ciriè, Ivrea, Leinì, Mappano, Rivarolo Canavese, San Maurizio Canavese, Settimo Torinese e Volpiano. Rimango impegnato in prima linea nell'analizzare e discutere le soluzioni proposte, con la consapevolezza dell'importanza di bilanciare le esigenze ambientali con quelle della comunità e dell'economia locale, auspicando che il 2024 sia una occasione per rinnovare il Parlamento Europeo con forze politiche che guardino a soluzioni climatiche declinabili con la realtà e non solo voli pindarici lesivi della realtà italiana”.
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