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Call center Comdata, "Salvare i posti di lavoro"

O assunti in Inps, o licenziati

Call center Comdata, "Salvare i posti di lavoro"
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Call center Comdata, "Salvare i posti di lavoro" è l'appello da Rifondazione Comunista.

Call center Comdata

"Il rientro in Inps del servizio di call center oggi operato da Comdata non segue alcuna regola di salvaguardia occupazionale né sociale". Così  Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del call center Comdata Ivrea coinvolti nell’operazione che vedono seriamente a rischio il loro posto di lavoro.

Il commento

"La situazione è paradossale. Da una parte l’Istituto apre un bando di assunzioni senza fornire chiaramente alle lavoratrici e ai lavoratori i dettagli delle condizioni di lavoro (orario, scatti di anzianità, sede) dall’altra Comdata scrive alle operatrici e agli operatori coinvolti per avvisarli che se non verranno assunti in Inps entreranno in una procedura di licenziamento collettivo. Dalla ignoto del passaggio in Inps alla certezza del licenziamento in Comdata".

Comdata Ivrea

Il tema è nazionale e coinvolge più di 3000 lavoratori e lavoratrici. Le principali sedi Comdata coinvolte sono quelle dell’Aquila, di Marcianise che probabilmente diventeranno sedi di Inps Servizi, e in Piemonte quella di Ivrea dove difficilmente Inps creerà una sede. A Ivrea sono 100 i dipendenti sulla commessa Inps, ma Comdata ha inviato la lettera di “preavviso di licenziamento” a 170 persone, inserendo nell’elenco anche i dipendenti che hanno lavorato in passato su quella commessa (pare su richiesta Inps, ma il risultato non cambia).

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