Il caso

Cani salvati a Pont, interviene il Commissario Prefettizio

Il funzionario è disponibile a venire incontro alle spese del Canile di Caluso

Cani salvati a Pont, interviene il Commissario Prefettizio
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Cani salvati a Pont, dopo l'incontro con le organizzatrici della petizione c'è l'appoggio del Commissario Prefettizio

Cani salvati a Pont

Ancora un aggiornamento per quanto riguarda quello che su queste pagine è ormai stato battezzato “il caso dei cani di Pont”. Venerdì 7 luglio le organizzatrici della petizione che ha contribuito a portare all’attenzione delle istituzioni il problema e a “salvare” 65 quattrozampe tenuti nel più totale degrado in una casa di frazione Pian Rastello (abitazione sigillata dopo l’ultima perquisizione del 6 luglio, in seguito alla quale i due proprietari sono stati portati in una Rsa adatta a trattare situazioni di grosso disagio sociale) sono state ricevute dalla dottoressa Anna Ballan, sostituta del commissario prefettizio di Pont.

L'appoggio del Commissario

La funzionaria, che era al corrente della vicenda, «si è resa disponibile a venire incontro alle spese che il Canile di Caluso (che, insieme al rifugio Il Vagabondo di Barbania, ha accolto gli animali) in questo momento sta affrontando», hanno riferito le volontarie. Mercoledì 12 luglio è iniziata la microchippatura di molti dei cani recuperati, le cui condizioni di salute sono notevolmente migliorate negli ultimi giorni e che dalla scorsa settimana possono essere adottati. Il Canile intende dotarsi di almeno altri 5 box per contenere gli esemplari, e a questo proposito ha rivolto un appello a tutte le ditte che volessero fornire un aiuto.

La petizione resta aperta

Intanto la raccolta firme ha superato le 56mila firma: «Abbiamo deciso di tenere aperta la petizione in funzione di bacheca, per dare gli aggiornamenti e continuare a sensibilizzare - dicono le promotrici - Non possiamo mettere la parola “fine” a questa storia finché non ci sarà la garanzia che ai due signori di Pont venga impedito di possedere animali. In ogni caso vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno dato una mano, la gente del Canavese ha donato tanto e si è dimostrata presente».

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