Cantiere negli ospedali del Canavese mai iniziati
A Ivrea durante la campagna elettorale è stata inaugurata la nuova Rianimazione, ma ad oggi i posti letto di terapia subintensiva non sono ancora stati aperti
Cantiere negli ospedali del Canavese mai iniziati, la denuncia del NurSind.
Cantiere negli ospedali
Sono ormai passati quasi 5 anni dal 9 marzo 2020, giorno in cui l'allora Presidente Giuseppe Conte dichiarò il lockdown su tutto il territorio nazionale a causa della pandemia Covid. "La nostra Nazione a causa dei numerosi tagli subiti nei vari anni, fece i conti con una dura realtà: la scarsità di posto letto di rianimazione - ricordano dal sindacato - Proprio per evitare situazioni analoghe e farsi nuovamente trovare impreparati, con il provvedimento Arcuri era stato previsto l'incremento dei letti di terapia intensiva e subintensiva, su tutto il territorio nazionale. Ma a distanza di anni, come siamo messi con i lavori Arcuri?"Se malauguratamente dovesse arrivare una nuova pandemia, l'Asl To4 si farebbe trovare pronta o saremmo costretti a chiudere nuovamente le sale operatorie, bloccare l'attività chirurgica, riconvertire i reparti e non essere in grado di separare i percorsi?".
I lavori nell'Asl To4
"Purtroppo ad oggi la situazione in Aslto4 è praticamente quasi identica al 2020. A Ciriè i lavori dei 2 posti letto di terapia intensiva previsti sono in alto mare e non sono terminati nemmeno quelli di terapia subintensiva presso la Medicina - denunciano dal NurSind elencando le opere mai iniziate ed i cantieri mai finiti - A Ivrea durante la campagna elettorale, è stata inaugurata la nuova Rianimazione, ma ad oggi i posti letto di terapia subintensiva non sono mai stati aperti. I lavori del Pronto soccorso, invece, sono in gravissimo ritardo, con numerosi disagi logistici in particolare per l'Oncologia, ma non solo. Sempre su Ivrea inoltre, se pur non rientranti fra quelli Arcuri, ricordiamo i lavori della Dialisi che cade letteralmente a pezzi e che non hanno mai visto luce. E sul fronte personale invece?".
Problemi anche per la mancanza di personale
"Il fabbisogno Aziendale per rispondere all'apertura dei posti letto Arcuri aveva previsto 15 anestesisti, 50 infermieri e 19 OSS, ma attualmente quelle risorse non sono mai arrivate - concludono dal NurSind - In tutti questi anni abbiamo cercato di sensibilizzare il Direttore Generale Scarpetta su un argomento così importante e delicato, ma ad oggi l'unica risposta che abbiamo ricevuto è stata quella di uno scarico di responsabilità sul ritardo dei lavori a terzi, così come per tutte le altre criticità presenti in Asl To-4. A questo punto non ci resta che sperare che non arrivi una nuova pandemia".