Caos Vaccini: La storia di un bimbo trapiantato che vuole andare all’asilo ma non può

L'inserimento del bambino viene fatto slittare di una settimana perchè non tutti hanno consegnati certificati richiesti.

Caos Vaccini: La storia di un bimbo trapiantato che vuole andare all’asilo ma non può
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Caos vaccini anche a Chivasso dove un bambino trapiantato deve slittare di una settimana l’inserimento all’asilo perchè non tutti hanno consegnato i certificati in cui si attesta che sono stati eseguiti i vaccini.

Caos vaccini

Alessia, di Chivasso, madre del piccolo Nicolò. «Mio figlio è nato il 31 ottobre del 2015, e quando aveva 8 mesi gli è stata diagnosticata al Regina Margherita di Torino una malattia metabolica rara, la glicogenosi 1a.  – dice Alessia – In pratica al suo fegato mancava l’enzima che fa rilasciare gli zuccheri, e lui era costretto a mangiare al massimo ogni tre ore per non andare in ipoglicemia. La notte era alimentato attraverso un sondino naso gastrico e una pompa del latte, in modo che potesse dormire tranquillo.

Da subito i medici ci parlarono del trapianto di fegato ma io ero contrariata per mille paure. Mio marito, invece, era più deciso. Nel novembre del 2016 Nicolò fece una brutta ipoglicemia che mi spaventò tantissimo, così decidemmo di iniziare gli esami per entrare in lista. Abbiamo firmato il 1 dicembre del 2016 e dopo 9 mesi, il 3 settembre 2017, ci chiamarono che era arrivato il dono per Nicolò».

L’inserimento a scuola

Oggi è il primo giorno di scuola per molti bambini ma ad Alessia è stato comunicato che non tutti i nuovi iscritti hanno già presentato le certificazioni vaccinali.

 

QUI LA STORIA COMPLETA DI ALESSIA.

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