malcontento in città

Castellamonte: Il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti non piace

Numerosi i problemi segnalati dagli utenti. A breve incontri tra Comune e Teknoservice

Castellamonte: Il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti non piace
Pubblicato:

Castellamonte: Il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti non piace

In città si rischia la «rivolta»

A poco più di due settimane dallo «sfogo» del sindaco Pasquale Mazza, che con una lettera aveva duramente attaccato l’azienda Teknoservice per i disservizi, minacciando addirittura di procedere per vie legali e di bloccare i pagamenti delle fatture, non si placano i malumori e le lamentele da parte dei residenti nella città della ceramica in merito al nuovo sistema di raccolta di rifiuti urbani, recentemente attivato.

Basta dare un’occhiata veloce alle pagine social di confronto tra cittadini castellamontesi per rendersi conto che la situazione è tesa, e la pentola sul fuoco a un certo punto potrebbe anche esplodere. Tra chi incita alla rivolta e chi propone di radunare in piazza tutti «questi stupidi bidoncini» in segno di protesta, non è da escludere che il malcontento fuoriesca dall’universo immateriale dell’internet e travolga la società reale. Anche se, si sa, i leoni da tastiera sono tanti e scrivere da un pc o dal proprio smartphone comodamente seduto sul divano di casa comporta uno sforzo infinitamente minore rispetto ad organizzare un’azione collettiva concreta. Ma in questo caso, forse, sarebbe meglio non scherzare con il fuoco.

I problemi segnalati

Perché i problemi segnalati da decine di cittadini arrabbiati sono numerosi: oltre alle frequenti carenze nel servizio di ritiro (oggetto, come si diceva, dell’attacco di Mazza), bersaglio delle critiche sono in particolare i nuovi “mastelli” della differenziata, da poco distribuiti dall’azienda di Strada del Ghiaro. C’è chi lamenta l’estrema leggerezza dei contenitori, che li farebbe disperdere caoticamente a terra al primo colpo di vento, chi le dimensioni troppo ridotte rispetto ai bidoni precedentemente in uso (che, tra l’altro ancora non sono stati portati via), ma destinanti a ricevere la stessa quantità di rifiuti. E la domanda che tutti (compreso il richiedente del “question time” all’ultimo Consiglio comunale) si stanno ponendo da settimane è: cosa fare dell’immondizia in eccesso? Quesito la cui risposta in linea teorica vorrebbe essere un incentivo a produrre meno scarti, a fare la spesa con più attenzione scegliendo prodotti con meno imballaggi... tutto giusto, ma il timore di molti è che questo sistema ottenga l’esito opposto, inducendo persone poche oneste a disperdere nell’ambiente i rifiuti che non riescono a conferire nei cassonetti, favorendo l’incremento delle pratiche di sversamento abusivo già sufficientemente diffuse sul territorio. Per rincarare ulteriormente la dose, poi, c’è anche chi ha polemizzato sulla fragilità dei sacchetti per l’umido forniti in dotazione con i nuovi sottolavelli.

Previsti incontri tra l’Amministrazione comunale e Teknoservice

Intanto, il Comune sta raccogliendo tutte le lamentele dei cittadini all’indirizzo ambiente@comune.castellamonte.to.it, e sono previsti a breve incontri tra l’Amministrazione comunale e Teknoservice per discutere della situazione. «Parleremo delle recenti problematiche - ha detto il primo cittadino che, riferisce, ha notato un leggero miglioramento del servizio in seguito alla sua lettera . - Noi siamo aperti al dialogo e disponibili a collaborare, ma questa disponibilità deve avvenire da entrambe le parti».

 

Seguici sui nostri canali