Scarmagno

Chiesa inagibile, messa della vigilia di Natale nel salone pluriuso

Chiesa inagibile, messa della vigilia di Natale nel salone pluriuso
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La chiesa parrocchiale resta chiusa per inagibilità e i fedeli si ritrovano nel salone pluriuso per assistere alla celebrazione della messa natalizia

A Natale le porte della chiesa restano chiuse

Chi sperava che le porte della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo riaprissero in occasione delle celebrazoni natalizie è rimasto deluso. Quello di Scarmagno, infatti, è stato un Natale senza chiesa con i parrocchiani costretti ad assistere alla santa messa della vigilia nel salone poliuso dove solitamente si svolgono incontri conviviali e feste. E’ pur vero che il detto recita “non c’è due senza tre”: dopo esser stati costretti a ripiegare su luoghi alternativi per le celebrazioni del Santo Patrono e di Ognissanti, a causa della chiusura forzata della chiesa parrocchiale per via delle infiltrazioni di acqua, c’era da aspettarsi che Natale non facesse eccezione. Circostanza che non ha mancato di velare con una nota di amarezza la gioiosa atmosfera delle feste.

In arrivo dal Comune un contributo di 8mila euro

Se permane nell’incertezza la data d’inizio lavori, quel che certo è che gli ottomila euro di contributo promessi dal Comune sono in arrivo. E' stata infatti approvata la delibera che riguarda la concessione del contributo per i lavori di messa in sicurezza della chiesa parrocchiale. Lavori per i quali, lo scorso mese di settembre, il gruppo spontaneo nato per promuovere le opere di restauro ha attivato una raccolta fondi che oggi può contare su undicimila euro giunti tramite donazioni. Resta invece da chiarire la questione del contributo di sedicimilaeuro provenienti dalla liquidazione della Società agricola operaia. L’ex vicepresidente, già sindaco di Scarmagno, Gianpiero Cardone aveva annunciato che dovendo devolvere interamente ad un’associazione del territorio la somma derivante dalla procedura di liquidazione, così come disposto dallo Statuto, si era deciso di destinarla, attraverso la Pro loco, alle opere di manutenzione straordinaria della chiesa parrocchiale.

"La burocrazia rallenta i tempi di riapertura della chiesa"

Dopo le prese di distanza della Pro loco e del Comitato spontantaneo, Cardone ha ritrattato la dichiarazione iniziale. Dal canto suo, il Comitato ha diffuso un comunicato per precisare che "l'iter burocratico del progetto e i relativi tempi autorizzativi non derogabili e non brevi hanno rallentato la nostra volontà di realizzare rapidamente gli interventi, con l'obiettivo di dare al più presto l'agibilità alla chiesa".

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