Viabilità

Chiude un tratto dell'autostrada A5: "La decisione di Ativa mette in crisi il territorio"

La chiusura dovrebbe partire da domani, lunedì 22 gennaio 2024 dalle 14

Chiude un tratto dell'autostrada A5: "La decisione di Ativa mette in crisi il territorio"
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Chiude un tratto dell'autostrada A5, Città Metropolitana: "La decisione di Ativa mette in crisi il territorio".

Chiude un tratto dell'autostrada A5

Una notizia che arriva come l'ennesima tegola sulla viabilità del territorio. Ativa, società concessionaria del tratto di autostrada, ha deciso di chiudere la tratta Scarmagno-Ivrea dell'autostrada A5 Torino-Aosta. La comunicazione è arrivata nelle scorse ore da Ativa al Ministero dei Trasporti.
La chiusura dovrebbe partire da domani, lunedì 22 gennaio 2024 dalle 14. Il blocco dovrebbe portare alla deviazione del traffico sulla statale 26, le cui conseguenze sono facilmente immaginabili.

"La decisione di Ativa mette in crisi il territorio"

"La decisione unilaterale di ATIVA di chiudere un tratto dell’autostrada A5 Torino-Ivrea-Valle d'Aosta a partire da lunedì 22 gennaio è assolutamente ingiustificabile per quel che riguarda la gestione del traffico su tutto il territorio metropolitano"
Lo dice il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo intervenendo sulla decisione di ATIVA
Sono note ormai da tempo le tensioni nei rapporti con la società autostradale, dovute anche all’incertezza rispetto alla gestione della Tangenziale di Torino e dell’A5 per l'incertezza sulla procedure di gara indetta dal Ministero.
"La decisione di Attiva mette in difficoltà tutto il territorio dell’alto Canavese e la zona nord di Torino - aggiunge Suppo - determinando un aumento di traffico insostenibile sulle strade metropolitane del territorio. Ne risentiranno in termini di sicurezza e di sostenibilità ambientale"
La Città metropolitana di Torino auspica una rapida soluzione della contesa tra Attiva e Ministero in modo che si possa superare nel più breve tempo possibile questo stallo che penalizza il nostro territorio mette in difficoltà i cittadini e gli amministratori locali.

Viabilità in crisi, tir incastrato a Cossano

«L’episodio avvenuto la scorsa notte a Cossano, dove un tir si e’ incastrato nella piazza centrale e ha fatto seri danni, è solo l’antipasto di quanto i Comuni del nostro territorio dovranno sopportare nei prossimi mesi, qualora dovesse essere confermata la chiusura di un tratto dell’autostrada A5 Torino-Ivrea-Aosta - è il commento di Alberto Avetta, consigliere regionale del PD e vicepresidente della II commissione -  In questo caso la “tempesta perfetta” sarebbe davvero servita: chiusa la ferrovia, chiusa parzialmente l’autostrada, chiuso il traforo del Bianco (per non dire del Frejus), il Piemonte è sempre più isolato. Fin quando la Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana, ha avuto un ruolo di rilievo nella società Ativa, queste problematiche venivano gestite con attenzione e senso di responsabilità e non scaricati sui Comuni che subiscono impotenti i disagi. Il presidente Saitta prima, Fassino ed io poi, abbiamo sempre difeso il ruolo della Provincia e della Città Metropolitana in Ativa, perché sapevamo che solo un ente pubblico ha la sensibilità necessaria ad evitare di scaricare sul territorio problemi della viabilità autostradale. Affidarsi completamente ai privati è stato uno sbaglio. Ora che tutto è in mano privata, sono le nostre comunità ad essere chiamate a pagare a caro prezzo quell’errore. Senza dimenticare il caro prezzo che ricade sui cittadini, che subiscono i rincari dei pedaggi a fronte di continue criticità sull’A5, come su altre tratte autostradali piemontesi. Porterò all’attenzione della Regione Piemonte questa situazione, perché la regione non può certo assistere inerme a tutto ciò».

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La reazione dei sindaci

Apprendiamo dagli organi di stampa che, a partire da lunedì 22 gennaio 2024, si prospetta la chiusura della tratta Scarmagno - Ivrea dell'autostrada Torino-Aosta. Il blocco dovrebbe portare alla deviazione del traffico sulla statale 26 con annessi disagi alla circolazione locale.
La chiusura andrebbe a gravare ulteriormente sulla già critica situazione viaria che interessa i comuni del nostro territorio. Non ultimo, il servizio ferroviario interrotto per i lavori di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta e ora effettuato su strada con bus sostitutivi.
Ci chiediamo come mai le nostre amministrazioni non siano state avvisate e convocate dagli organi competenti per un confronto e per valutare la situazione di una problematica che le riguarda direttamente.
Chiediamo che sia immediatamente attivato un tavolo con tutti i comuni interessati, la Città Metropolitana di Torino, la Regione Piemonte e Valle d’Aosta.

I Sindaci dei comuni di Ivrea, Albiano, Banchette, Borgofranco, Caravino, Colleretto Giacosa, Montalto Dora, Pavone, Perosa, Romano Canavese, Salerano, Samone, Scarmagno, Strambino.

Il commento dell’onorevole Giglio Vigna

Credo che ci sia confusione nelle posizioni, mi pare che ATIVA abbia le idee un po' confuse, mi sto mettendo in contatto col Ministero in queste ore per cercare prima di tutto di fare chiarezza, situazione necessaria per provare a vedere come si può risolvere la situazione.

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