Confindustria Canavese parla di mobilità e sostenibilità
Il Gruppo Imprenditrici e Dirigenti ha discusso il tema a Ivrea insieme a ospiti autorevoli
Confindustria Canavese, il 18 settembre 2023 si è svolto a Ivrea il convegno sul tema "mobilità e attrattività", con diversi ospiti autorevoli.
Confindustria Canavese
In concomitanza con la Settimana della Mobilità, l’iniziativa promossa da oltre 20 anni dal Ministero dell’Ambiente per incoraggiare cittadini e autorità locali a mettere in atto azioni per raggiungere l'obiettivo a lungo termine di un continente a emissioni zero, il Gruppo IDC (Imprenditrici e Dirigenti per il Canavese) di Confindustria Canavese ha voluto dedicare il suo tradizionale convegno autunnale (svoltosi il 18 settembre 2023 a Ivrea) a tale imprescindibile tema, riflettendo insieme ad autorevoli ospiti su cosa è doveroso fare per favorire una migliore mobilità di persone e merci riducendo da un lato l’impatto ambientale e dall’altro incrementando l’attrattività del territorio. E’ ormai noto, infatti, che le città che promuovono sistemi di mobilità puliti, funzionali, fitti e capillari sono più attraenti, con meno traffico e una migliore qualità della vita. Il Convegno è stato un momento importante per condividere alcune riflessioni su una questione considerata assolutamente prioritaria da aziende e istituzioni.
Gli interventi
Tanti e vari gli ospiti intervenuti, i quali hanno analizzato il tema da diversi punti di vista, trovando però un minimo comune denominatore intorno al quale si sono riconosciuti e si sono uniti nell’evidenziare le priorità necessarie per affrontare con successo la questione oggetto dell’incontro: ovvero la necessità di mettere in atto un profondo lavoro di squadra tra pubblico e privato e l’esigenza di promuovere una programmazione ben articolata e strutturata dei progetti, delle risorse e degli investimenti. L’incontro si è aperto con i saluti di benvenuto da parte di Paolo Conta (Presidente Confindustria Canavese), Matteo Chiantore (Sindaco della Città di Ivrea), Andrea Cane (Consigliere della Regione Piemonte) e Jacopo Suppo (Vicesindaco della Città metropolitana di Torino). Nei saluti introduttivi sono state messe in evidenza le principali criticità dell’area (tra cui, in primis, la rete ferroviaria, quella autostradale e la mobilità interterritoriale) ed è stato posto l’accento sulle sfide che ci attendono e su quelli che sono gli obiettivi che è necessario impegnarsi a raggiungere per rendere il Canavese sempre più attrattivo.
Riqualificare il territorio
Successivamente, moderati dal giornalista Jan Philip Pellissier, Mirella Ferrero (Presidente OSAI A.S. SpA), Cristina Ghiringhello (Direttore Generale C.IA.C. Formazione Scrl) e Patrizia Paglia (Amministratore Delegato Iltar Italbox S.p.A., che non era presente, ma che ha inviato un suo contributo scritto) hanno portato la testimonianza delle loro imprese. Gli interventi delle tre relatrici hanno messo in luce due principali criticità del territorio tra loro in parte connesse: innanzitutto la difficoltà delle imprese di trovare manodopera qualificata anche a causa dell’inefficienza e della penuria quantitativa e qualitativa dei servizi di trasporto pubblico e la difficoltà a farsi ascoltare dalle istituzioni per superare problematiche proprie delle zone di provincia. Le relatrici hanno illustrato quali strategie hanno adottato nelle loro aziende per ovviare a tali mancanze (organizzazione di attività di car pooling, incentivazione dello smart working, istituzione del mobility manager…), sottolineando però la chiara necessità di incentivare la collaborazione e la reciprocità tra pubblico e privato al fine di trovare soluzioni efficaci ed efficienti. In buona sintesi, ritengono che un’attenta riqualificazione del territorio che preveda interventi volti anche a migliorare i collegamenti sia con le grandi città della regione sia tra i tanti paesi che compongono il Canavese, concorrerebbe a frenare la desertificazione professionale incrementando l’attrattività del territorio e promuovendo lo sviluppo dell’area.
Le criticità
A seguire hanno preso la parola Francesco Turcato (Presidente Confindustria Valle d’Aosta) e Cristina Manara (Responsabile Pianificazione territoriale, Logistica e Trasporti di Confindustria Piemonte) che hanno illustrato la situazione nei loro territori. Turcato ha sottolineato le difficoltà per le aziende della Regione Valle d’Aosta nel reperire e trattenere capitale umano con le giuste competenze, difficoltà che sono amplificate dalle problematiche della viabilità valdostana, rese in questo periodo ancora maggiori a causa della chiusura del tunnel Monte Bianco. Cristina Manara ha ricordato il grande impegno che Confindustria Piemonte pone sui temi della logistica e della attrattività dei territori, ponendo l’accento sull’Osservatorio OTI Piemonte, nato alcuni anni fa proprio per monitorare le criticità infrastrutturali e raccontare lo stato di avanzamento dei progetti strategici nella Regione.
Guardare al futuro
Cristina Bargero (Presidente dell’Agenzia della mobilità piemontese e Ricercatrice Ires Piemonte) ha ribadito la necessità che tutti gli attori del territorio operino in grande sinergia e ha, inoltre, suggerito che il pubblico lavori costantemente con il privato avviando forme di finanziamento ibride, le quali consentirebbero di poter contare su maggiori risorse. Giuseppe Pezzetto (Presidente 5T Srl), ha invece ricordato che stiamo assistendo a un importante cambiamento culturale e generazionale anche nei confronti della mobilità e pertanto bisogna trovare soluzioni al passo con i tempi che sappiano rispondere appieno alle nuove esigenze, quali ad esempio quelle di una mobilità sostenibile. Infine, Bernardino Chiaia (Presidente Infra.To e Commissario per la Linea 2 della Metropolitana di Torino) dopo aver brevemente illustrato le caratteristiche del progetto della seconda linea metropolitana a Torino, sottolineando in particolare la centralità dei criteri ambientali adottati in tutte le fasi di progettazione, ha messo in evidenza quanto la realizzazione di tale sistema di trasporto generi importanti ricadute sul territorio migliorando la qualità della vita, riducendo il traffico veicolare privato (e conseguentemente le emissioni di CO2), attuando una vera e propria riqualificazione urbana che include la viabilità e la rivalutazione degli immobili. La Presidente del Gruppo IDC, Alberta Pasquero, ha concluso l’incontro evidenziando il grande valore delle analisi scaturite dai vari interventi e auspicando l’avvio di uno scambio di lavoro successivo che possa consentire di affrontare con adeguati strumenti e progetti gli scenari futuri.