La manifestazione

Corteo Pro Pal a Ivrea: “Blocchiamo tutto per cambiare tutto”

Alla vigilia altre proteste per l'affissione "selvaggia" dei manifesti del Comitato

Corteo Pro Pal a Ivrea: “Blocchiamo tutto per cambiare tutto”

Corteo Pro Pal a Ivrea: “Blocchiamo tutto per cambiare tutto”.

Corteo Pro Pal

Sabato 8 novembre 2025 a Ivrea il comitato Pro Pal ha sfilato in corteo per le vie del centro storico intonando gli slogan: “Blocchiamo tutto per cambiare tutto” e “Palestina libera dal fiume fino al mare”. I manifestanti, qualche centinaio in tutto, sono partiti intorno alle 15.30 da piazza di Città, passando poi in via Arduino, al Borghetto, in corso Nigra, sul lungo Dora e in via Palestro, ritornando infine davanti al Municipio. Ma il passaggio dei manifestanti ha anche  causato rallentamenti del traffico tra le 15 e le 19, scatenando alcune polemiche tra automobilisti, commercianti e cittadini per i conseguenti disagi patiti.

La protesta

Al corteo  anche la vicesindaca della città, Patrizia Dal Santo, oltre i rappresentanti del comitato Ivrea per la Palestina. Presente anche il cantante eporediese Cosmo, con il collettivo musicale Ivrea Tronic, per il dj set che è stato consentito, però, solo a fine manifestazione. “La finanziaria del governo ci dimostra che il colonialismo è anche qua –  la contestazione già anticipata nel testo del comunicato stampa diffuso alla vigilia della manifestazione e ribadita nel comizio durante la sfilata – È ora di rovesciare il colonialismo interno del nostro sfruttamento e quello esterno delle bombe su Gaza. La Palestina libera anche noi, e libera il mondo”.

La polemica

Alla vigilia della manifestazione si erano scatenate nuovamente polemiche per l’affissione “selvaggia” dei manifesti Pro Pal in giro per la città, dopo la discussione già  in Consiglio comunale, attraverso un’interpellanza presentata dalla capogruppo di Progetto Ivrea, Elisabetta Piccoli. Stesso posto, le pensiline del bus, diverso l’invito in questo caso rivolto alla manifestazione di sabato 8, in vista poi dello sciopero nazionale del 28 novembre. Nelle locandine precedenti, invece, si  invitava la popolazione all’incontro, fissato a metà ottobre allo Zac!,  per illustrare “dati e dettagli  circa le finalità del Comitato, sulle strategie di sciopero, manifestazioni, blocchi e sabotaggi oltre che ad un focus rivolto al Dl sicurezza”. Appello che aveva suscitato critiche per le parole usate, in particolare “blocchi e sabotaggi”.