soluzione difficile

Cuorgnè, bici e monopattini sfrecciano sul marciapiede e mettono a rischio i pedoni

Frequenti irregolarità in via XXIV Maggio e sul Ponte Vecchio

Cuorgnè, bici e monopattini sfrecciano sul marciapiede e mettono a rischio i pedoni
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Cuorgnè, bici e monopattini sfrecciano sul marciapiede e mettono a rischio i pedoni. Frequenti irregolarità in via XXIV Maggio e sul Ponte Vecchio

Bici e monopattini sfrecciano sul marciapiede

In via XXIV maggio a Cuorgnè vi sarebbero molti ciclisti, ragazzini, ma anche adulti, che utilizzano il marciapiede per sfrecciare con il proprio veicolo a pedali. L’avvertimento è arrivato da degli esercenti della strada durante uno degli incontri che l’Amministrazione comunale ha tenuto, la scorsa settimana, con i commercianti per parlare di Distretto Urbano del Commercio.
«Fino ad ora non è mai successo nulla - è stato fatto presente - ma si vedono queste bici scendere veloci proprio dove vi sono i negozi. Basta un attimo che uno che sta uscendo, magari una persona anziana, non venga visto e venga travolto… dopo di che si rischia di sentire le sirene dell’ambulanza».

L'assenza di barriere architettoniche agevola i maleducati

Il marciapiede in questione è stato realizzato senza barriere architettoniche. Purtroppo proprio questa attenzione verso i pedoni semplifica la vita a chi lo usa in maniera impropria. «Il marciapiede - spiega la Comandante della Polizia Urbana Linuccia Amore - viene costruito in modo da facilitarne l’uso a chi va a piedi e a chi ha problemi di deambulazione. Quindi diventa impossibile pensare a mezzi di dissuasione, come ad esempio si fa sulle carreggiate stradali con i dossi».
Il problema delle bici sui marciapiedi, comunque, non è limitato solo a via XXIV Maggio. Come infatti nota la stessa sindaco Giovanna Cresto, spesso c’è chi  percorre in sella alla propria bicicletta anche la nuova passerella sull’Orco, dove, per di più, vi sono, in corrispondenza degli accessi, delle barriere proprio per impedirvi il traffico veicolare. Infatti, ricorda Amore, la bicicletta è un veicolo a tutti gli effetti e deve quindi usare la carreggiata e non utilizzare i marciapiedi come dei sostituti dei percorsi ciclabili. «In realtà - precisa però il comandante - fino ad ora non avevamo avuto segnalazioni di problemi con le bici. Più che altro problemi li abbiamo con i monopattini elettrici che sfrecciano ovunque, sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, contromano… con il nuovo codice della strada spero che avremo maggiori strumenti per intervenire».

Prevenzione

Comunque, secondo Amore, la prevenzione migliore risulta la formazione dei giovani: «Come polizia urbana facciamo già lezioni ai bimbi delle elementari. Mi piacerebbe riuscire a farli anche con quelli della scuola materna e delle medie».
Altro metodo di prevenzione sono i servizi a piedi dei vigili, in modo da essere presenti, fermare chi non rispetta le regole e, eventualmente, sanzionarlo. «Quello che però, più di tutto può fare è il rispetto e il senso civico di ognuno: il rispettare le regole».
E a proposito di regole si ricorda che se si è in bici o in monopattino e si vuole usare il marciapiede o le strisce pedonali, basta scendere dal mezzo e spingerlo a mano, in tal modo si diventa "pedoni".

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