Dalla Regione 240 mila euro per le cure dentali dei bambini
Un emendamento al Bilancio previsionale della Regione che parla di cura e di aiuto alla fragilità.
Un emendamento al Bilancio previsionale della Regione che parla di cura e di aiuto alla fragilità. Lo ha proposto il leghista Riccardo Lanzo: per le cure dentali di bambini e famiglie in difficoltà potranno esserci a disposizione 240mila euro.
Dalla Regione 240 mila euro per le cure dentali dei bambini
“In un momento di difficoltà e di crisi come quello che stiamo vivendo e che si sta prolungando per la pandemia e per la guerra in Ucraina – spiega il leghista – ho pensato a un’esigenza troppo spesso trascurata per mancanza di risorse economiche. Chi fatica ad arrivare alla fine del mese si vede costretto a scegliere, arrivando a rinunciare a cure importanti come quelle dentali. Per questo, voglio mettere in campo un progetto che possa aiutare, un buon servizio per i cittadini”.
Variazione di bilancio
Per la realizzazione di progetti innovativi come questo si è resa necessaria una variazione di bilancio di 80mila euro per ogni anno del triennio (2022-2023-2024) del Bilancio previsionale.
“Grazie alla collaborazione dei professionisti di categoria – conclude Lanzo – possiamo davvero incidere sulla qualità della vita dei piemontesi, con una cifra sostenibile”.
"Un gesto doveroso"
“Permettere di curare i propri denti a chi è più fragile e non ha la possibilità di avvalersi di strutture che, tradizionalmente, sono private e completamente a carico del cittadino – spiega la leghista Chiara Caucino – è un gesto che reputo doveroso e per il quale ho lavorato parecchio. Per questo sono estremamente soddisfatta di questa variazione di bilancio che permetterà a bambini e famiglie in difficoltà di avvalersi di cure dentistiche che, va ricordato, non hanno soltanto un valore estetico, ma anche preventivo nei confronti di gravi patologie del cavo orale. Regalare a tutti un bel sorriso, quindi, non è soltanto qualche cosa di effimero, ma un sostanziale sostegno per la salute e contro la discriminazione di chi ha più bisogno, specie dei più piccoli”.