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Daniele Salera nuovo vescovo di Ivrea: un pastore “bergogliano” per la diocesi delle rosse torri

Il vescovo ausiliare di Roma, 54 anni, prende il posto di monsignor Cerrato. Un profilo in linea con l’approccio di Papa Francesco per guidare la diocesi eporediese stando vicino alle periferie

Daniele Salera nuovo vescovo di Ivrea: un pastore “bergogliano” per la diocesi delle rosse torri
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Daniele Salera nuovo vescovo di Ivrea: un pastore “bergogliano” per la diocesi delle rosse torri. Il vescovo ausiliare di Roma, 54 anni, prende il posto di monsignor Cerrato. Un profilo in linea con l’approccio di Papa Francesco per guidare la diocesi eporediese stando vicino alle periferie

Daniele Salera nuovo vescovo di Ivrea

Sarebbe questione di ore per l'annuncio ufficiale (che dovrebbe arrivare lunedì , 16 dicembre 2024): Daniele Salera, attuale vescovo ausiliare di Roma, sarà il successore di monsignor Edoardo Aldo Cerrato alla guida della diocesi di Ivrea.  La città dalle rosse torri che per oltre trent’anni fu guidata dal carismatico monsignor Luigi Bettazzi, scomparso nell'estate 2023 all’età di 99 anni e ricordato per il suo profilo progressista, si prepara ad accogliere un nuovo vescovo.

Biografia

Monsignor Salera, 54 anni, è un sacerdote romano cresciuto nel quartiere popolare di Torpignattara e formatosi nel mondo dello scoutismo. Ordinato prete nel 2002, ha alle spalle una solida preparazione accademica con una laurea in Sociologia alla Sapienza e una licenza in Teologia Spirituale. La sua ordinazione episcopale, avvenuta il 29 giugno 2022, lo ha visto assumere il ruolo di vescovo ausiliare per la zona nord della capitale, dopo anni di impegno pastorale nella parrocchia di San Frumenzio ai Prati Fiscali, un terreno fertile di vocazioni e guide ecclesiastiche.

Monsiglior Cerrato va in pensione

L’avvicendamento arriva dopo le dimissioni di monsignor Edoardo Cerrato, che ha lasciato l’incarico lo scorso ottobre per raggiunti limiti di età. Con Salera, la diocesi di Ivrea interrompe una tradizione recente di pastori piemontesi, iniziata con il canavesano Arrigo Miglio e proseguita con l’astigiano Cerrato. Il profilo del nuovo vescovo, descritto come profondamente in linea con l’approccio pastorale di Papa Francesco, particolarmente attento alle periferie, avrebbe una visione inclusiva e in netto distacco dalle correnti più conservatrici del clero.

Totonomi

Nel “totovescovo” delle ultime settimane erano circolati nomi di figure locali come Pierangelo Chiaramello, Claudio Carena e Bernardino Giordano, oltre al torinese Mauro Rivella. Tuttavia, la scelta di Salera sembra rispecchiare la volontà di imprimere una nuova direzione alla diocesi, allineandola agli orientamenti di una Chiesa proiettata verso il futuro.

Una scelta che arriva a pochissimi giorni dalla nomina cardinalizia dell'arcivescovo di Torino,  Roberto Repole. Anche lui avrà avuto un ruolo nella decisione?

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