Don Ghiazza lascia Volpiano: sarà trasferito a Moncalieri
Al suo posto arriverà don Salesio Sebold che seguirà anche la parrocchia di Brandizzo

Don Ghiazza lascia la parrocchia di Volpiano: sarà trasferito a Moncalieri. Al suo posto arriverà don Salesio Sebold.
Don Ghiazza
La voce circola tra i fedeli già da settimane, ma solo pochi giorni fa è arrivata la conferma ufficiale dalla Diocesi di Torino: dopo quattro anni intensi alla guida della parrocchia dei santi Pietro e Paolo di Volpiano, don Marco Ghiazza si prepara a salutare la comunità per affrontare una nuova fase del suo ministero. Da settembre 2025, infatti, don Marco affiancherà don Giuseppe Barbero nella guida di almeno otto parrocchie nella città di Moncalieri. Il trasferimento arriva come un fulmine a ciel sereno per la comunità volpianese e per lo stesso don Ghiazza. A Volpiano, dalla parrocchia San Paolo di Torino, arriverà don Salesio Sebold, con alle spalle più di 20 anni di sacerdozio spesi anche in Brasile, che si occuperà pure della parrocchia San Giacomo Apostolo di Brandizzo, assistito da don Teresio Scuccimarra.
Un prete "popolare"
«Vengo da Mirafiori, un quartiere popolare di Torino – afferma don Marco, classe 1979, mentre racconta i suoi primi passi nella fede – Sono prete dal giugno 2005; per sei anni sono stato viceparroco nella parrocchia Maria Speranza Nostra nel quartiere Barriera di Milano e per altri quattro, fino al 2015, a Vinovo. Durante il suo ministero ricopre incarichi di rilievo anche a livello nazionale, costruendo un percorso pastorale variegato: «Sono stato sei anni a Roma come assistente nazionale dell’Azione cattolica. Questi anni li ho dedicati anche ad accompagnare la Gioventù operaia cristiana. Ora, invece, seguo, le Associazioni cristiane lavoratori italiani provinciali».
Nel settembre 2021 don Marco approda a Volpiano. Qui riesce a conquistare l’affetto dei parrocchiani grazie a una presenza discreta ma costante, alla sua capacità di ascolto e alla profondità non solo spirituale delle sue omelie, pensate anche per le occasioni istituzionali della vita civile repubblicana. Ma si trova ad affrontare momenti difficili, come le conseguenze della pandemia e la gestione delle polemiche sull’utilizzo dei fondi destinati alla ristrutturazione della piscina parrocchiale e all’ampliamento dell’oratorio di via Trento. Una promessa non mantenuta che ancora pesa sulla comunità.
Nonostante ciò, si distingue per la sua vena ironica, suonando il trombone nella banda musicale volpianese e partecipando al Carnevale cittadino vestito da chef o da antico romano per stare vicino alla gente anche nei momenti di festa.
L'omaggio del sindaco
Come moderatore dell’Unità Pastorale 26, che comprende Caselle e Volpiano, promuove una pastorale unitaria e partecipata, caratterizzata da un forte impegno sociale e da una costante attenzione alle realtà del lavoro. Tale dedizione si concretizza nel suo ruolo di presidente della Caritas volpianese e nella partecipazione a numerose iniziative solidali e comunitarie, tra cui la celebrazione del Natale al Centro Diurno Alzheimer e il sostegno ai lavoratori della Gurit, ingiustamente licenziati.
Il 2 giugno scorso, in occasione della Festa della Repubblica, anche il sindaco Giovanni Panichelli ha voluto omaggiare don Marco: «Grazie al nostro parroco per l’impegno di questi anni. Avremo sicuramente modo, nel tempo che manca alla sua partenza, di dimostrargli ancora tutto l’affetto dovuto».