Barone Canavese

Dopo più di 50 anni finalmente chiuso lo scavo di via Cetta a Barone

La volontà dell’Amministrazione è stata quella di recuperare questo spazio di proprietà comunale riempiendo i 22.000 metri cubi con materiali inerti

Dopo più di 50 anni finalmente chiuso lo scavo di via Cetta a Barone
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Dopo più di 50 anni finalmente chiuso lo scavo di via Cetta a Barone

Chiuso lo scavo di via Cetta a Barone

Si è conclusa da pochi giorni l’operazione di riempimento dello scavo della discarica di ex inerti in «via Cetta.
«La storia ha inizio negli anni ’60-‘70 con la necessità di ghiaia per la costruzione della provinciale 53 Caluso-San Giorgio – racconta il sindaco Alessio Bertinato – per sopperire a tale bisogno si era individuata proprio l’area di via Cetta. Una volta conclusi i lavori di scavo però, si sarebbe dovuto provvedere alla sua sistemazione. Con vari provvedimenti del Comune e dell’allora Provincia di Torino, lo scavo è stato gestito ma mai chiuso».

Il recupero

«La volontà dell’Amministrazione è stata quella di recuperare questo spazio di proprietà comunale riempiendo i 22.000 metri cubi con materiali inerti e non contaminati da sostanze pericolose, quali terre e rocce da scavo. Operazione per la quale è stato dato mandato alla ditta Agriscavi di Massetto Michele di Strambino, che ha corrisposto alle casse comunali 27mila euro per portare terre rocce da scavo derivanti dai suoi lavori. L’area è stata riconosciuta nel piano regolatore come naturalistica e di compensazione, questo significa che secondo il nuovo regolamento comunale che verrà approvato a breve, chi effettuerà nuove costruzioni dovrà compensare il consumo di suolo, che a Barone è stato davvero minimo, con la naturalizzazione di quest’area. Ci saranno oneri sia a carico del Comune che di chi farà nuove costruzioni. Come Amministrazione, siamo soddisfatti dell’operato e contenti di essere finalmente riusciti a recuperare quest’area che versava oramai da anni in stato di degrado».

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