È già pronto il progetto di recupero per il «bocciodromo» di via Braggio
Adesso si attende il bando per poter accedere ai finanziamenti
È già pronto il progetto di recupero per il «bocciodromo» di via Braggio a Cuorgnè, adesso si attende il bando per poter accedere ai finanziamenti.
Recupero per il «bocciodromo» di via Braggio
Un altro passo avanti è stato fatto dalla città di Cuorgnè per la riqualificazione dell’impianto sportivo di via Braggio: è stato aggiudicato lo studio di fattibilità tecnico economica sia per la realizzazione di una pista ciclabile che attraversi la città e colleghi gli impianti all’Arcipelago dello sport, sia per la riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’impianto stesso. Non si tratta, ancora, di un appalto per la costruzione effettiva delle strutture, ma dell’affidamento a uno studio di ingegneria per valutare diverse opzioni di fattibilità in modo tale che siano pronti nel momento in cui si presentasse l’occasione di proporli per ottenere finanziamenti.
Le parole dell'assessore Calanni Pileri
«Avere già pronto un progetto è - spiega l’Assessore alle opere pubbliche Lara Calanni Pileri - un prerequisito per poter accedere a futuri finanziamenti messi a bando da enti superiori». Infatti, normalmente, le graduatorie per il finanziamento vengono stilate in base all’avanzamento dello stadio di progettazione presentato. Non avere i progetti già pronti vuol dire rischiare di non riuscire a ottenere i fondi per l’esecuzione delle opere. Per la pista ciclabile il finanziamento per redigere il progetto era arrivato, a marzo dello scorso anno, dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
Obiettivi del progetto
Un progetto pensato per favorire la mobilità sostenibile, l’attività fisica all’aperto e lo sviluppo del turismo green. Per quanto riguarda gli impianti di via Braggio, grazie a una norma del Decreto Aiuti bis si è potuto evitare di emettere uno specifico bando di concorso per individuare le proposte progettuali. Per quest’a rea l’idea è di riqualificare l’edifico noto come "bocciodromo" per trasformarlo in una struttura flessibile per più discipline, dando la preferenza a quelle già presenti sul territorio o che vi si vogliono insediare come Volley e Basket, e accessibile a tutte le tipologie di utenti, anziani e disabili compresi. Andrebbe poi ripristinata la pista di atletica, attualmente inutilizzabile in quanto all’interno del suo anello è stato costruito un campetto per il Calcio a 5, che ne ha fatto decadere l’omologazione e che pertanto sparirà, ma sostituendolo con un, eventuale, altro impianto. La redazione dei due progetti è stata affidata allo Studio Rosso Ingegneri Associati di Torino per 83mila e 900 euro.