Ecco come cambierà la mobilità a Ivrea
A breve termine l’eliminazione di una corsia sul lungo Dora per creare una ciclabile In futuro via gli stalli dal Rondolino e da piazza Freguglia per realizzare un parco

Ecco come cambierà la mobilità a Ivrea. A breve termine l’eliminazione di una corsia sul lungo Dora per creare una ciclabile In futuro via gli stalli dal Rondolino e da piazza Freguglia per realizzare un parco.
Ecco come cambierà la mobilità a Ivrea
Con il secondo e ultimo incontro, mercoledì (28 maggio), alle Officine H è stato presentato il Piano di mobilità sostenibile. Come in quella precedente, pochissimi i presenti, se non gli esponenti della maggioranza guidata dal sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore. Ed in prima fila con lui: la vicesindaca, Patrizia Del Santo, gli assessori Franceso Comotto e Massimo Fresc. Il mobility manager, Paolo Ruffino, ha spiegato i punti più salienti del progetto, a cominciare da corso Re Umberto (lungo Dora) dove a breve termine si prevede la riduzione delle corsie. Una sola per la circolazione degli automezzi, mentre l’altra sarà riservata alle biciclette. Nel lungo termine, invece, si vuole trasformare il corso in una Ztl. Idem per il Borghetto.
Questione Borghetto
«Lungo Dora pedonale solo nel prossimo mandato - afferma scherzando il sindaco Chiantore, ma poi si corregge – Quando si fanno una serie di cambiamenti, questi generano dissenso nella popolazione». Poi ha parlato del Borghetto e di come adesso lui non ci porterebbe la famiglia a mangiare in una piazzetta con auto parcheggiate e strade strette con automezzi che passano ininterrottamente: «Oggi circa il 90% del traffico in Borghetto è dovuto a persone che lo sfruttano come scorciatoia. La zona ZTL renderebbe il borgo più vivibile».
Movicentro, piazze Fruguglia e Rondolino, via dei Mulini
C’è poi l’idea di rendere il Movicentro un «Mobility Hub» con tanto di velostazione per incentivare l’utilizzo delle biciclette. Altro punto sarà l’eliminazione degli stalli in piazza Freguglia e Rondolino per creare un parco. In via dei Mulini, sempre nel lungo termine, è in progetto la realizzazione di un parcheggio multipiano con una architettura gradevole, integrata con gli edifici circostanti, recuperando i capannoni dismessi. «Il parcheggio non deve servire solo per le soste delle auto - ha precisato il mobility manager - All’interno della struttura si possono creare spazi culturali, centri di incontro, ristoranti, bar». C’è da chiedersi, però, quale impatto avrebbero tali progetti per il commercio: l’introduzione di politiche di limitazione al traffico locale creano una profonda trasformazione dell’area urbana e potrebbero suscitare non solo reazioni negative da parte degli automobilisti che percepiscono le limitazioni come una restrizione.
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