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Polemiche
FdI Ivrea: "Un dirigente scolastico non dovrebbe fare politica"
L'evento inserito in un più ampio programma di iniziative coinvolgendo anche il liceo Gramsci di Ivrea.

FdI Ivrea: "Un dirigente scolastico non dovrebbe fare politica". Continua la polemica a Ivrea per l'incontro allo Zac! con l'attivista woke Francamente, inserito in un più ampio programma di iniziative coinvolgendo anche il liceo Gramsci di Ivrea.
La polemica sul patrocinio
Continua la polemica politica sull'incontro venerdì 14 marzo 2025 allo Zac! con l'attivista woke Francamente, moderato dalla vicesindaca Patrizia Dal Santo e inserito in un più ampio programma di iniziative coinvolgendo anche il liceo Gramsci di Ivrea. L'attivista è nota per le polemiche sollevate alla finale di X-Factor, a seguito della sua esclusione, sull'Inno italiano definito "non inclusivo" e sulla bandiera italiana a suo dire "anacronistica". Lega e FdI hanno stigmatizzato la concessione del patrocinio comunale all'evento e le parole del sindaco Matteo Chiantore nel negare invece il patrocinio alla serata sulle Foibe.
FdI al dirigente scolastico

"Le parole del dirigente scolastico del liceo Gramsci, istituto che ha avuto anche il privilegio di frequentare mio figlio, sono sinceramente imbarazzanti e inaccettabili - dichiara Fabrizio Lotito coordinatore del circolo FdI di Ivrea - Un dirigente scolastico dovrebbe rappresentare l’imparzialità e il rispetto delle diverse opinioni, specialmente in un contesto democratico come il nostro. Quando queste dichiarazioni vengono poi affiancate a quelle del sindaco Chiantore, diventa ancora più evidente che il ruolo stesso di un dirigente scolastico viene compromesso. La scuola, per sua natura, dovrebbe essere un ambiente dove le idee si confrontano liberamente, senza alcun tipo di favoritismo o pregiudizio, e invece sembra che in questo caso siano venute a mancare quelle prerogative. Il convegno, parole di Bollettino, è stato organizzato e portato avanti da tre anni in sinergia con studenti, docenti e associazioni del territorio. Quali ? Forse cooperativa Zac, Anpi, Forum Democratico? Questo è pluralismo? L’insegnamento, in particolare, non può essere strumentalizzato o indirizzato verso una specifica ideologia politica. Chi ha il compito di educare le nuove generazioni deve rimanere assolutamente neutrale e lontano da qualsiasi influenza politica. Gli insegnanti devono essere modelli di obiettività, promuovendo un pensiero critico che consenta agli studenti di formarsi liberamente, senza alcun tipo di pressione o indottrinamento. La scuola non deve mai diventare un luogo dove le scelte politiche di un individuo prevalgono su quelle degli studenti, ma piuttosto un ambiente di crescita intellettuale aperto a tutte le prospettive. Purtroppo, il dirigente scolastico ha ridotto un normale confronto politico tra destra e sinistra a una chiara e palese presa di posizione a favore di una sola parte. Questo non solo è inaccettabile, ma mina anche la fiducia che i genitori e la comunità ripongono nel sistema educativo. È davvero questo ciò che ci aspettiamo da chi ha il fondamentale dovere di formare e educare i nostri figli? La scuola deve rimanere uno spazio neutro, un luogo di apprendimento libero da qualsiasi manipolazione politica, dove gli studenti possano sviluppare un pensiero autonomo e critico".
La dichiarazione di Bollettino
Il dirigente scolastico del liceo, Marco Bollettino, ha dichiarato che il convegno "La città dell’Uomo" è un progetto portato avanti con impegno da 3 anni e organizzato in sinergia da studenti, docenti e associazioni del territorio. Quest’anno il tema scelto è stato l’emancipazione della donna e l’invito alla cantante Francamente è parso in linea con lo spirito dell’evento. "Naturalmente, alcune dichiarazioni riguardanti l’Inno di Mameli e il tricolore possono essere non condivisibili - ha commentato il preside - Ma una ricerca sul web potrebbe svelarne alcune risalenti a una dozzina di anni fa, che lette alla luce di queste prese di posizioni potrebbero far sorridere". A scatenare la polemica, dunque, l'allusione finale.