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Ferrovia Torino-Caselle il progetto tra luci e ombre

Il segretario di Italia Liberale e Popolare Claudio Desirò critica i lunghi tempi di percorrenza e i pochi passaggi della futura linea

Ferrovia Torino-Caselle il progetto tra luci e ombre
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Ferrovia Torino-Caselle, il segretario di Italia Liberale e Popolare Claudio Desirò mette in rilievo alcune criticità della linea che dovrebbe essere attivata da gennaio 2024: lunghi tempi di percorrenza e pochi passaggi.

Ferrovia Torino-Caselle

"La notizia della riattivazione a Gennaio 2024 del collegamento ferroviario da Torino all'aeroporto di Caselle è certamente una notizia positiva sia come servizio utile ai comuni del comprensorio servito dalla tratta che per le potenzialità di sviluppo dello scalo cittadino. Però, in tutto questo, a fianco delle luci, ci sono anche ombre da considerare e che lasciano perplessi per le scene di giubilo seguite all'annuncio", così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta l'annunciata riapertura della tratta ferroviaria da e per l'aeroporto Pertini. "Analizzando i tempi di percorrenza, ad esempio, si scopre che per percorrere la linea dalla stazione di Porta Susa allo scalo di Caselle, il treno impiegherà 30 minuti. Un tempo di percorrenza pressoché identico a quanto impiegava il treno 100 anni fa", continua Desirò.

Pochi passaggi

"Ai tempi di percorrenza "storici", si affianca una frequenza di passaggi che, fino a sostituzione dei passaggi a livello ancora presenti a Ciriè, ed ancora in là dal venire, sarà limitato ad un convoglio ogni mezz'ora, prefigurando un servizio di trasporto carente sia per l'aeroporto che per gli abitanti dei comuni serviti che ancora attenderanno mesi, o forse più, per potersi servire di un servizio di collegamento adeguato agli standard moderni", aggiunge Desirò. "Se a tutte queste criticità, aggiungiamo le quasi nulle ricadute sulle splendide Valli di Lanzo, che ancora non sanno quanto dovranno aspettare per avere un servizio minimamente all'altezza, viene da chiedersi se tutto questo entusiasmo non sia affrettato ed eccessivo o se non sia una manovra per distogliere l'attenzione dalle rilevanti problematiche che la Città ed il territorio dovranno ancora affrontare", conclude Desirò.

Intanto, un furto a bordo treno

Ed è notizia di queste ore, di tutt'altra natura ma purtroppo sempre legata all'ambiente delle ferrovie, l'arresto a Porta Nuova di un giovane cittadino del Marocco, che mentre viaggiava sul convoglio proveniente da Genova si sarebbe impossessato del cellulare di una passeggera, in quel momento assopita. Quest’ultima, una volta accortasi della mancanza del proprio telefono, ha avvisato immediatamente la Sala Operativa del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Gli agenti del Settore Operativo si sono fatti trovare sul binario di arrivo del treno in questione e hanno intercettato il presunto autore del fatto sulla base delle descrizioni fornite. Una volta fermato, il ragazzo è stato trovato in possesso di un cellulare, spento e senza cover, che la vittima del furto ha riconosciuto come il proprio. Accompagnato presso gli Uffici di Polizia insieme ai suoi connazionali, ignari del reato commesso dal loro amico, sono stati eseguiti gli accertamenti di rito sulla loro identità. Uno di loro è risultato irregolare sul territorio nazionale, mentre un altro è stato trovato in possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente di tipo hashish. Il giovane è stato pertanto arrestato e condotto presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

 

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