Parla il sindaco

Fibra ottica a Feletto, la sfida della Giunta

La città metropolitana ha dato l’ok per gli scavi, non resta che iniziare

Fibra ottica a Feletto, la sfida della Giunta
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Fibra ottica a Feletto, a breve partirà il cantiere per dotare di connessione veloce l'edificio scolastico. Ma già si pensa al resto del paese.

Fibra ottica a Feletto

La fibra ottica per la connessione veloce giungerà anche a tutti i felettesi? Questa è la sfida a cui è chiamata a rispondere l'Amministrazione comunale. Infatti, alcune settimane fa, la Città Metropolitana ha autorizzato gli scavi sull'ex strada provinciale 22, per intenderci la viabilità che collega l'abitato con Rivarolo, da parte di Open Fiber.

Transizione digitale

La ditta incaricata da Infratel, un organismo ministeriale, ha lo scopo di creare una connessione veloce per l'edificio scolastico, nell'ambito della transizione digitale voluta dal Miur. Dal 2018 si parla di cablare la Penisola nelle zone considerate bianche perché non appetibili dagli operatori privati.

Internet veloce in tutte le case?

Tuttavia internet veloce arriverà anche nelle case del paese? Abbiamo girato la domanda al sindaco Maria Cristina Ferrero che così risponde: «Feletto risulta, sulla carta, già collegata alla rete a 300 mega, ma la velocità è, nei fatti, di gran lunga inferiore. Il cantiere partirà nelle prossime settimane e quotidianamente abbiamo contatti con Open Fiber per includere nell'intervento non solo il plesso scolastico ma anche palazzo civico. Con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza abbiamo già organizzato i servizi in cloud per archiviare informatica mente i dati. Il server ha necessità di una linea internet a banda larga. Il municipio, a sua volta, è già attrezzato per ribaltare il segnale, via wi-fi, agli utenti privati e alle attività commerciali che circondano la piazza. Se non fosse possibile ottenere il risultato con Infratel, ci siamo già informati sulle alternative per dotarci di strumenti efficienti e mirati alla digitalizzazione. Per quanto riguarda la copertura dei numeri civici la richiesta dovrebbe partire dal territorio e non da un singolo paese, per avere maggiore voce in capitolo. Intendo ringraziare, insieme agli altri amministratori pubblici, l'ufficiale dell'anagrafe Davide Norì che si è occupato da solo della questione».

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