Polemiche

Garage di San Grato, i post sui social infiammano la polemica prima del Consiglio comunale

Un utente infatti scrive di essere stato “contattato da Piccoli visto che lunedì abbiamo un incontro al Comune se è possibile trovarci domenica sera da noi in sede per parlare e cosa bisogna dire il giorno dopo…”

Garage di San Grato, i post sui social infiammano la polemica prima del Consiglio comunale
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Garage di San Grato, i post sui social infiammano la polemica prima della discussione in Consiglio comunale a Ivrea.

Garage di San Grato

A Ivrea la querelle intorno ai garage di San Grato va ormai avanti da tempo. Da quando i proprietari della parte di lotti scaduti - a differenza di altri che sono riusciti a prorogarla perché ancora nei termini - non hanno potuto rinnovare la concessione, datata ben 40 anni prima. Una vicenda “fumosa” visto che gli avvisi di scadenza per poter espletare per tempo la pratica sarebbero dovuti arrivare già anni fa, tra il 2019 e il 2020, quando però è scoppiata l’emergenza sanitaria.

La querelle

Già l’anno scorso l’Amministrazione comunale si era adoperata per trovare una soluzione. Intanto, sono state raccolte firme ed i proprietari si sono anche rivolti a dei legali per capire come procedere. Nell’autunno scorso era anche arrivata una lettera alla Redazione del Giornale di Ivrea, inviata da parte di alcuni residenti del quartiere, proprio per mantener vivo il dibattito. L’assessore, Fabrizio Dulla, allora come già in occasioni precedenti, aveva ribadito: «Per alcuni lotti è stato possibile rinnovare gli accordi, per gli altri ormai scaduti durante il precedente mandato amministrativo (sotto la giunta Sertoli, ndr), non lo è stato e, di conseguenza, per questa ragione, l’unica opzione percorribile è la vendita». Sono seguite delle riunioni nel quartiere e ne è stata convocata una proprio a breve al fine di trovare delle alternative: “Giovedì prossimo, 23 gennaio, l'Amministrazione comunale, dando seguito agli accordi presi durante la riunione con il Comitato del Quartiere San Grato del 18 dicembre scorso, organizza un incontro di approfondimento e aggiornamento sul tema delle autorimesse di Canton Vesco nel quartiere San Grato. L’incontro sarà alle 18 al Polo Formativo Universitario Officine H, in via Montevanale – l’annuncio da palazzo civico - Saranno presenti il sindaco Matteo Chiantore e gli assessori Fabrizio Dulla e Gabriella Colosso”.

La mozione in Consiglio comunale

Intanto il gruppo d’opposizione, Progetto Ivrea, guidato da Elisabetta Piccoli (ex assessora e vicesindaca della giunta Sertoli, ndr), ha presentato una mozione sulla questione garage da discutere nel prossimo Consiglio comunale convocato per martedì, 21 gennaio. Ma ha stupito un commento – che balza agli occhi - sotto ad un post pubblicato appena qualche giorno fa sui social…

Un utente infatti scrive di essere stato “contattato da Piccoli visto che lunedì abbiamo un incontro al Comune se è possibile trovarci domenica sera da noi in sede per parlare e cosa bisogna dire il giorno dopo…”

"L'unica cosa vera è che ci vediamo domenica, non ho mai detto a loro che ci dobbiamo vedere per decidere cosa devono dire - chiarisce Piccoli - Ognuno dice cosa vuole. Sono stata  invitata ad andare lì  per una riunione con tutti i consiglieri di minoranza. Il punto è un altro: abbiamo proposto una mozione alla maggioranza per trovare una soluzione equa, perché ci sono anche aspetti giuridici e sociali da valutare". Di contro la Maggioranza ha, a sua volta, presentato una propria mozione in merito. "Le mozioni saranno due, un'assurdità - prosegue Piccoli - perché in questo modo la questione è diventata una battaglia politica, anziché un momento di confronto per trovare soluzioni condivise. Non ci deve rimettere né il Comune, né ci devono rimettere i cittadini". Piccoli nella sua mozione ha proposto di definire  una nuova convenzione. "La questione va gestita  mantenendo parità di trattamento tra chi l'ha potuta rinnovare per tempo e chi no, inserendo ad esempio il valore della costruzione avvenuta a suo tempo, visto che il Comune non ha speso  nulla non c'è di conseguenza un danno erariale". E aggiunge: "Non sto istigando nessuno, a suo tempo quando eravamo noi all'esecutivo nessuno  peraltro si era accorto delle concessioni in scadenza, perché se lo avessimo saputo avremmo risolto il problema già allora. Ma c'era stato un avvicendamento nel personale e nel passaggio di consegne questa pratica evidentemente si è persa. Ma l'attuale esecutivo ha imputato la causa a noi, allora dovrebbero anche dire che i lavori del Pnrr, per circa 26 milioni di euro, sono una nostra "eredità". Ma non lo dicono mai. Non ho puntato il dito contro nessuno".

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