Il caso

Garante dei detenuti il Pd di Ivrea chiede le dimissioni

Dopo il post su Facebook, poi rimosso, paragonando Draghi al terrorista Battisti.

Garante dei detenuti il Pd di Ivrea chiede le dimissioni
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Garante dei detenuti il Pd di Ivrea chiede le dimissioni dopo il post su Facebook, poi rimosso, paragonando Draghi al terrorista Battisti.

Garante dei detenuti

"La Garante dei detenuti Paola Perinetto ha pubblicato un post sul social network “Facebook” definendo di fatto il Presidente del Consiglio Mario Draghi “un noto criminale” paragonandolo al terrorista Cesare Battisiti. Una dichiarazione di una gravità assoluta. Non neghiamo la possibilità di ognuno di esprimere i propri convincimenti su ogni questione,
ovviamente anche sulla vicenda dell’obbligatorietà del green-pass sui luoghi di lavoro e più in generale sui luoghi pubblici, ma è assolutamente inaccettabile utilizzare termini e modi molto probabilmente addirittura oltre il limite di quanto consentito dalla legge come in questo caso", il commento del Pd d Ivrea.

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Le dimissioni

"Dichiarazioni Inaccettabili  al punto da ritenere non più compatibile la carica pubblica da lai attualmente ricoperta. Anche quello nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale in un comunicato stampa ha definito “inqualificabile il parallelo da lei proposto e le valutazioni espresse” e chiede al Sindaco di Ivrea e al Consiglio Comunale di “valutare la rimozione   dall’incarico ricoperto”. Come Partito Democratico chiediamo al Sindaco di provvedere con urgenza alla rimozione della Signora Paola Perinetto dalla carica  e procedere alla sua sostituzione secondo le modalità definite dal regolamento comunale", la richiesta del Pd di Ivrea.

Il commento del Pd

"Nella nostra Costituzione la salute non è tutelata solo come diritto fondamentale del singolo ma altresì come interesse della collettività. Ciò consente l’imposizione di un trattamento sanitario se diretto «non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri», come peraltro ribadito dalla Corte costituzionale nel 2018. La nostra Costituzione, oltre che di diritti personali, esprime chiaramente la necessità della tutela della collettività. Non ci siamo solo noi, ci sono anche gli altri. E proprio gli altri, quelli che spesso sono più deboli e che fanno più fatica, devono essere tutelati e chi ricopre ruoli istituzionale deve adoperarsi per questo".

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