Giosi Boggio: "Nuove povertà anche nel nostro paese"
Non solo il sindaco conferma, ma anche la Caritas: «Richieste in aumento»
Giosi Boggio, sindaco di San Giusto, conferma che il problema delle nuove povertà esiste anche nel piccolo paese canavesano. Sono infatti molte le famiglie che faticano a far fronte alle spese per il cibo, per le urgenze e le utenze domestiche, l'affitto, le spese per i figli e quelle sanitarie.
Giosi Boggio
Anche per San Giusto si può parlare delle nuove povertà che stanno toccando tante famiglie che, pur conservando il reddito da lavoro non ce la fanno o faticano terribilmente a far fronte alle spese per il cibo, per le urgenze e le utenze domestiche, l'affitto le spese per i figli. «Il problema esiste – dichiara il sindaco Giosi Boggio - sono generalmente famiglie con figli minori, che hanno visto il valore dello stipendio diminuire drasticamente a seguito dell'inflazione generatasi dall'aumento del costo della vita. Famiglie che non risultano avere un Isee tale da avere riduzioni per acqua o luce o altri sussidi, ma che devono talvolta far ricorso alla Caritas per sopravvivere. Molto spesso si tratta di famiglie che non hanno una rete di parenti prossimi che possono intervenire a colmare le loro difficoltà economiche».
La Caritas conferma
«La locale Caritas interparrocchiale conferma l'aumento di richieste d'aiuto da parte di questa categoria di famiglie e a livello comunale emerge la grande difficoltà nel pagare la Tari o la mensa scolastica. - continua il sindaco - La fascia d'età più alta molto spesso è composta da persone che sono cresciute e che hanno lavorato durante il boom economico e ora possono godere di una pensione dignitosa anche se esistono situazioni in cui la malattia di uno dei due coniugi può modificare la serenità economica. Ho presente il caso di un signore già molto anziano che chiedeva di poter lavorare perché quasi tutta la sua pensione serviva a mantenere la moglie in una casa di cura, la voce sanità incide infatti fortemente nel bilancio familiare».
Gli aiuti
Quali aiuti vengono attivati a livello locale? «L'Amministrazione comunale – risponde il sindaco Boggio - è molto attenta, come credo tutte le altre Amministrazioni, a cercare di venire incontro alle famiglie in difficoltà attraverso la riduzione della mensa scolastica o la gratuità della stessa oppure alla sua compensazione attraverso borse di studio, alla rateizzazione delle imposte comunali, ai ticket sanitari e talvolta anche a sostegno economico in aggiunta agli aiuti che il Consorzio dei Servizi Sociali elargisce. I cittadini vengono sostenuti nella compilazione delle domande di contributi come il sostegno per l'affitto. Il problema dell'assenza di un posto di lavoro, molto spesso correlato all'assenza di formazione professionale o a un titolo di studio, genera ovviamente molta difficoltà ad affrontare la quotidianità e a programmare il futuro: a questo fenomeno si cerca di far fronte partecipando ai bandi regionali che contribuiscono a creare lavoro o di collaborare con altri Enti per creare opportunità a chi è più in difficoltà. In questo momento 6 persone, giovani e meno giovani, stanno usufruendo di borse lavoro e due under 58 hanno trovato impiego per un anno presso il Comune. Da una decina di anni è anche attivo il servizio prelievi presso gli ambulatori medici e il ritiro degli esiti».