Il biglietto Gtt si compra in cambio di bottiglie di plastica
Con l’introduzione di dispositivi per la raccolta di bottiglie di plastica - le cosiddette “macchinette mangiaplastica” - si potrà favorire la raccolta di PET, sempre con l’obiettivo ultimo di ridurre la produzione di rifiuti alla fonte.
Anche Torino segue Roma sulle buone pratiche per tutelare l'ambiente sempre più inquinato dalla plastica.
La mozione
Sull'esempio della capitale anche all'ombra della Mole Antonelliana, sarà possibile accumulare crediti da convertire in titoli di viaggio per i mezzi pubblici, grazie al conferimento di bottiglie di plastica. In pratica, per dirla con parole più semplici: "Tu cittadino dai le bottiglie di plastica al Comune e io in cambio ti do i crediti per viaggiare sugli autobus".
Approvata la mozione
E' stata infatti approvata dal Consiglio comunale di Torino, - con 17 voti a favore, 2 contrari e un'astensione - la mozione presentata da Silvio Magliano (Moderati) per avviare la sperimentazione del riconoscimento di un credito per l’acquisto di titoli di viaggio per il servizio di trasporto pubblico locale per chi consegna bottiglie di plastica presso appositi raccoglitori.
"Sono onorato di aver contribuito a un'iniziativa che deve rappresentare un passo verso un cambio culturale e di mentalità quanto mai necessario e urgente", commenta Magliano. "Sono fiducioso che l'iniziativa avrà successo e che sarà apprezzata dai torinesi. Il mio grazie più sincero va al presidente di Commissione Federico Mensio, che ha contribuito con i suoi emendamenti alla versione finale della mozione, e ai colleghi consiglieri, che hanno votato a favore del mio atto".
Come dicevamo, è una prassi già adottata e consolidata dal Comune di Roma Capitale, che non rappresenterà un aggravio di spesa per la Città di Torino, né per il gestore della raccolta dei rifiuti urbani.
Macchinette mangiaplastica
Con l’introduzione di dispositivi per la raccolta di bottiglie di plastica - le cosiddette “macchinette mangiaplastica” - si potrà favorire la raccolta di PET, sempre con l’obiettivo ultimo di ridurre la produzione di rifiuti alla fonte e di estendere e promuovere la pratica del vuoto a rendere.