Il Consiglio comunale vota «no» alla cava Cogeis in mezzo alla case
I partiti politici si schierano con il Comitato del quartiere San Bernardo

Il Consiglio comunale vota «no» alla cava Cogeis in mezzo alla case
Il «no» alla cava
È stato unanime il «no» del Consiglio comunale alla cava, in mezzo alle case, nel quartiere San Bernardo. Alla fine del 2024 la Cogeis ha chiesto il rinnovo della concessione estrattiva rilasciata 10 anni prima dal Municipio. E allora come oggi non sono mancate le contestazioni dei residenti. La querelle è stata al centro dell’assise civica convocata in sessione aperta lunedì scorso, 26 maggio. Ritirate le mozioni presentate dai gruppi politici – tanto di maggioranza quanto di opposizione – è stato discusso solo il testo scritto dal Comitato «No Cava» di San Bernardo, illustrato dal portavoce Giorgio Venturelli.
La posizione del sindaco
Il primo cittadino Matteo Chiantore ha poi letto la missiva inviata alla Città Metropolitana di Torino giorni dopo l’incontro di fine aprile nel quartiere, ribadendo le criticità già sollevate dal Comitato: inquinamento acustico e atmosferico, aggravio della viabilità nel quartiere, svalutazione delle proprietà e peggioramento della qualità della vita. Il consigliere del Pd Francesco Giglio ha sostenuto il «no» a nome del Pd, stigmatizzando lo sfruttamento del suolo di fronte ad un’attività estrattiva e ricordato l’interesse privato, non pubblico, dell’opera. La capogruppo del Pd Barbara Manucci ha rimarcato la necessità di essere «tutti uniti per ottenere il risultato migliore».
Le opposizioni
Elencando le contrarietà all’opera, Andrea Gaudino di Laboratorio Civico si è nuovamente soffermato sulle problematiche relative al consumo di suolo, all’inquinamento e al traffico dei mezzi pesanti in contrasto con le politiche del suo gruppo e non meno della maggioranza. Dalle fila dell’opposizione Elisabetta Piccoli di Progetto Ivrea si è schierata a fianco del Comitato, mentre Andrea Cantoni di FdI ha stigmatizzato le mancanze della politica in questa vicenda, nessuno escluso, e sottolineato l’importanza di una maggiore trasparenza e costante informazione per il futuro, proponendo un emendamento al testo affinché la situazione non si ripeta. «Se non avessimo fatto rumore si sarebbe arrivati lo stesso a questo punto di discussione pubblica?» è intervenuto infine Pierre Blasotta del Comitato di quartiere. L’invito a coinvolgere maggiormente i cittadini di fronte a progetti di notevole impatto, come cave e supermercati, è stato accolto dal sindaco Chiantore.